Il messaggio
“Ho ricevuto una bellissima sorpresa qualche giorno fa dal gruppo di ragazze e ragazzi che a Salò hanno appena terminato le riprese del film “Edith, una ballerina all’inferno” in cui si racconta la storia di Edith Eva Eger, ballerina ebrea ungherese deportata a Birkenau a 16 anni, quando il suo sogno di danzare venne spezzato dalla follia nazista- si legge sulla sua pagina Facebook – Edith riuscì a sopravvivere grazie al suo amore per la danza e contribuì in maniera determinante a salvare la vita al suo gruppo di deportate, compresa la sorella Magda. 21 giovanissimi, studentesse e studenti, che hanno dato vita a questo progetto, dagli attori, ai ballerini passando per i truccatori e parrucchieri impegnati a trasmettere un messaggio di memoria e pace ma anche di forza e coraggio. Grazie ragazzi, abbiamo bisogno di persone come voi oggi più che mai contro la barbarie dell’ignoranza e contro la banalità del male. Non vedo l’ora di vedere il vostro film”.
Il film
«Abbiamo scelto il teatro di Salò – ha affermato Turelli – non perché fu capitale della Rsi ma per l’idoneità di questo teatro. In alcuni punti, ora che è ancora in fase di restauro, è particolarmente tetro, simbolicamente in grado di enfatizzare quell’idea di “inferno” nel quale la giovane Edith era costretta a danzare. Proprio per evidenziare la dicotomia tra la triste realtà e lo stato d’animo leggero e gioioso che solo la danza sapeva a lei regalare». Il teatro sarà il luogo principale delle riprese, si tratta di un film di narrazione, pertanto non sono previste esterne o luoghi alternativi.
In evidenza una foto di Marco Cortesi.