Sorpresi al parco con la droga, scattano gli arresti
Arrestati due cittadini stranieri denunciato in stato di libertà un giovane tunisino.
Non si è fatta attendere la risposta dei carabinieri agli ultimi eventi di cronaca che hanno interessato il centro di Boario Terme.
Contrasto alla droga
Nel pomeriggio di lunedì 22 novembre i militari della locale Stazione, che stanno completando gli accertamenti per identificare gli autori del danneggiamento al kebab di Via Manifattura, hanno messo in atto un servizio che ha interessato il controllo di alcuni parchi pubblici, frequentati da diversi giovani, alcuni dei quali provenienti dai comuni limitrofi. Si è trattato di un servizio antidroga, che si è concluso con l’arresto di due cittadini stranieri e la denuncia in stato di libertà di un giovane tunisino.
Scattano le manette
I Carabinieri hanno monitorato a distanza una consegna di droga realizzata da un 26enne tunisino, irregolare sul territorio nazionale, a favore di un 18enne di nazionalità romena, residente a Esine. Dopo aver preso lo stupefacente, quest’ultimo si è allontanato dal parco dei Paracadutisti ed è stato fermato da una pattuglia. Addosso aveva quasi novanta grammi di hashish. Il pusher tunisino è stato invece bloccato mentre si stava allontanando insieme al connazionale ed è stato arrestato per spaccio. Stessa sorte è toccata al rumeno che aveva acquistato il fumo, destinato secondo la ricostruzione dei militari, ad altri coetanei. Il 26enne tunisino è stato invece indagato in stato di libertà perché trovato in possesso di mille euro in contanti, parte dei quali ritenuti essere il provento della vendita della droga al 18enne romeno.
Arresti convalidati
I due arresti sono stati convalidati: nei confronti dello spacciatore tunisino è stato applicato il divieto di dimora nella provincia di Brescia ed è stato concesso il nulla per la sua espulsione dal territorio nazionale, mentre a carico del 18enne è stato disposto l’obbligo di presentazione alla PG.
Dietro le sbarre
É invece finito in carcere a Canton Mombello un 39enne di Darfo che era ristretto agli arresti domiciliari a seguito di una rapina consumata a Esine davanti a una banca a metà settembre. Il pregiudicato si era arbitrariamente assentato, per diversi giorni, dall’abitazione nella quale era ristretto. I Carabinieri ne hanno documentato l’assenza e il Giudice del Tribunale di Brescia ha aggravato la misura cautelare, disponendo la traduzione dell’uomo in carcere.