Don Francesco Pedrazzi sarà il nuovo parroco di Orzivecchi
Dall'esperienza eremitica all'esorcismo ora è pronto a guidare una comunità
Sarà don Francesco Pedrazzi il nuovo parroco di Orzivecchi: il sacordote raccoglie l’eredità di una comunità lasciata senza pastore da qualche mese.
Sarà don Francesco Pedrazzi il nuovo parroco di Orzivecchi
Un curriculum di tutto rispetto quello di don Pedrazzi che ha subito messo in chiaro le sue intenzioni nella comunità: «Ascoltare le esigenze della gente e lavorare insieme».
Farà il suo ingresso nelle prossime settimane don Pedrazzi, classe ‘73, con un bagaglio di vasta esperienza alle spalle ma al primo incarico come parroco.
«Sono un sacerdote con 19 anni di esperienza ma è la prima volta da parroco - ha spiegato - Ho sentito la vocazione quando ero studente universitario a Milano e studiavo Scienze Naturali, così ho deciso di abbandonare ed entrare in seminario, un luogo che mi ha dato subito una grande sensazione di pace interiore. Mi è stato chiesto successivamente di approfondire gli studi di teologia prima a Roma e poi a Parigi, con la specializzazione catechistica nella capitale italiana e poi conseguendo il dottorato in teologia pastorale in Francia. Sono rientrato successivamente nel 2008 in Italia e sono rimasto in curia come direttore dell’Ufficio Catechesi, una bellissima esperienza molto particolare. Successivamente ho sentito il forte desiderio di vivere da eremita: sono stato otto mesi da solo in un eremo dell’entroterra ligure, che si chiama il Deserto di Varazze, appoggiato a un convento di carmelitani e mi ha fatto molto bene, poiché mi sono sentito riconfermato nella mia vocazione di prete diocesano».
L'esperienza con l'esorcismo
Il vescovo di Brescia successivamente ha deciso di mandarlo al santuario delle Grazie di Brescia dove ha avuto le sue prime esperienze con l’esorcismo.
«Lì ho potuto conoscere tanta gente, ascoltare tante storie ed evangelizzare le persone - ha proseguito il religioso - Ho scoperto quanto la parola del vangelo possa confortare le persone, alleviare il peso del peccato e allontanare il nemico. Lì è subentrato anche un altro incarico: alcune delle persone che accompagnavo hanno avuto alcuni problemi di natura non naturale. Alcune di queste persone sono guarite con l’accompagnamento e la preghiera ma poi ho incontrato un caso più grave che ha avuto bisogno dell’aiuto di un esorcista. Successivamente il vescovo mi ha chiesto di andare a Roma, nonostante fossi intimorito per una realtà che non conoscevo, e ho iniziato il ministero da esorcista per aiutare chi ne aveva bisogno».
La voglia di guidare una comunità
Una realtà spaventosa ma che ha rafforzato la fede, sua e dei fedeli.
«Ho notato che tanti si rivolgono a me convinti di avere altre problematiche quando hanno solo bisogno di sostegno nella fede - ha proseguito - Questa mia presenza mi ha dato davvero tante gioie e da lì sono nati dei bellissimi gruppi di preghiera, incontri preziosi fra le persone. Parlando sempre con il vescovo, ultimamente, mi ha chiesto di fare un'esperienza diversa e mi ha assegnato alla parrocchia di Orzivecchi. Una richiesta che ho accolto con gioia. Il mio obiettivo è quello di ascoltare la gente, che è una missione e annunciare il Vangelo, portando con attenzione i sacramenti. Vorrei intraprendere dei momenti di preghiera, con attenzione per i deboli e i bisognosi. Al momento voglio incontrare le persone e ascoltare, per poi decidere insieme. Credo che la parrocchia si associ di più alla metafora dell’orchestra: il direttore deve capire il ruolo e i talenti di tutti per coordinare e suonare insieme, spero che mi diano sostegno e fiducia».