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Con l'Anpi e alcuni esperti si ragiona sul "nuovo patto sociale" nel post Covid

Partirà il 5 novembre la mini rassegna di incontri al Monastero di San Pietro in Lamosa.

Con l'Anpi e alcuni esperti si ragiona sul "nuovo patto sociale" nel post Covid
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Tre serate per fare il punto sui temi della cittadinanza e dell’identità, per discutere dei confini tra lo stato laico e la società multireligiosa, per parlare della situazione in Afghanistan e per vivere un "viaggio sonoro" tra le culture del mondo. Si intitola "Un nuovo patto sociale" la mini rassegna organizzata dall’Anpi Enrico Turla in collaborazione con la fondazione San Pietro in Lamosa, la cooperativa K-Pax e con il patrocinio del Comune di Provaglio e dell’Unità pastorale di Provaglio, Provezze e Fantecolo.

Con l'Anpi si ragiona sul "nuovo patto sociale" nel post Covid

"Questo ciclo di iniziative nasce dall’agenda politica dell’Anpi che, tramite il presidente nazionale Pagliarulo, ha ribadito la necessità di dare vita e di farsi promotrice di una grande alleanza democratica e antifascista per la persona, il lavoro e la socialità in netto contrasto con il recente passato che ha visto il trionfo delle diseguaglianze, acuite in quest'ultimo anno e mezzo di pandemia - ha spiegato Paolo Cittadini - Il futuro, ma per molti aspetti già il presente, ci sta ponendo il tema di un nuovo rapporto fra Stato, società e corpi intermedi, che da un lato dovrebbe rilanciare la Repubblica alla luce delle lezioni della modernità, e dall’altro dovrebbe tornare allo spirito e alla lettera della Costituzione. Questo “nuovo patto sociale” non può che nascere da una grande “riforma intellettuale e morale” che richiede soggetti, energie e progetti a nostro avviso ancora assenti, ma che vanno suscitati anche grazie all’associazionismo e al volontariato laico e cattolico".

E’ in quest’ottica che l’Anpi ha promosso il ciclo di iniziative in partenza dal 5 novembre. Si tratta di una mini rassegna che vuole essere la prima di una serie, per cercare di capire quale sarà il mondo che si desidera costruire nel post pandemia, con la volontà sempre dichiarata di fare memoria attiva.

Il programma della mini rassegna

"Nel primo incontro (che si terrà venerdì 5 novembre), attraverso l’intervento dell’avvocato Francesca Parmigiani, di don Fabio Corazzina e di Raisa Labaran, attivista del Centro culturale islamico bresciano, approfondiremo quali possano essere i “ponti e i confini tra lo stato laico e la società multireligiosa”, sollecitando peraltro il dialogo “con tutte le persone di buona volontà”, come auspicato da Papa Francesco tramite l’enciclica “Fratelli Tutti” - ha proseguito - Il secondo appuntamento (in programma il 19 novembre) è nato anche in seguito alla recente notizia del ritorno dei Talebani in Afghanistan, ed è stato pensato per approfondire “passato, presente e futuro di una terra contesa” grazie all’intervento del giornalista Emanuele Giordana e di Alessandro Sipolo, vice presidente della cooperativa K-Pax. Il ciclo si chiuderà il 10 dicembre con “un viaggio sonoro tra le culture del mondo” proposto dai musicisti Dudu Kouatè e Simone Mor, attraverso un progetto musicale che nell'ultimo periodo li ha visti protagonisti lungo tutta la Penisola, in altri prestigiosi luoghi come il Palazzo Marino di Milano o la Chiesa di Santa Maria della Misericordia a Bologna".

Tutti gli incontri si terranno nell’Auditorium del Monastero di San Pietro in Lamosa alle 21 e sono a ingresso libero. Sarà possibile seguire le dirette sulla pagina Facebook dell’Anpi di Provaglio.

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