L'esordio in serie A

Da Palazzolo a Bergamo in difesa della Dea

Il palazzolese Giorgio Scalvini, classe 2003, ha giocato domenica scorsa la sua prima partita con la maglia dell'Atalanta.

Da Palazzolo a Bergamo in difesa della Dea
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E’ cresciuto a pochi metri dallo stadio comunale della Pro Palazzolo ed è qui che ha tirato i primi calci al pallone, indossando la maglia della gloriosa squadra della sua città. Aveva sette anni. Oggi Giorgio Scalvini di anni ne ha quasi 18 e domenica, come ha scritto sul suo profilo Instagram, ha «coronato un sogno», scendendo sul terreno di gioco a Bergamo con la maglia della Dea. Sulla schiena il numero 42.

Da Palazzolo a Bergamo in difesa della Dea

Domenica la partita contro l’Udinese per la formazione di mister Gian Piero Gasperini (espulso nel finale) non è terminata nel migliore dei modi, visto che gli ospiti hanno segnato il gol dell’1 a 1 proprio nei minuti di recupero. Scalvini era entrato da poco, all’86esimo al posto del compagno di squadra Ruslan Malinovs’kyj. Un pareggio amaro sicuramente, ma questo non toglie che per il giovane centrale l’esordio in Serie A con una delle squadre più forti del Campionato (ormai non più una sorpresa) rappresenti qualcosa di straordinario. E mercoledì sera allo stadio Marassi di Genova contro la Sampdoria (partita finita 3 a 1 per l’Atalanta), Giorgio ha giocato praticamente tutto il secondo tempo: segno evidente che l’allenatore e la società credono in lui.

Il profilo del giocatore

Giorgio Scalvini, classe 2003, compirà i 18 anni a dicembre, ma gli addetti ai lavori lo descrivono già come un giocatore di grandissima prospettiva. Il fisico non gli manca: alto 1.93, è destro, ma usa perfettamente anche l’altro piede; forte nel gioco aereo e veloce nel lungo, rappresenta a tutti gli effetti il prototipo del difensore centrale moderno.
Giorgio ha iniziato a giocare nella squadra locale quando era un bambino, seguendo di fatto le orme di suo fratello Andrea, ma soprattutto del papà Ruggero, originario di Travagliato ma ormai palazzolese a tutti gli effetti. Infatti, il papà in questi anni è sempre stato al suo fianco, dando al figlio importanti consigli.

Dopo aver militato per due anni nel Brescia, è stato notato dallo scouting dell’Atalanta: quella di quest’anno, insieme alla prima squadra, è la sua settima stagione con i nerazzurri bergamaschi. In questi anni Giorgio è stato un punto di riferimento e nell’Under 16 ha indossato anche la fascia di capitano. Ma non solo, da quando milita nella Dea, il palazzolese è stabilmente nel giro della Nazionale: ora gioca nell’Under 19 e in Slovenia, per le qualificazioni agli Europei, è sempre sceso in campo.
Il palazzolese l’anno scorso ha tagliato un importante traguardo con la Primavera: è il 2003 ad aver giocato più minuti in tutta la stagione; un aspetto che dimostra quanto «sia un ragazzo sempre sul pezzo, molto maturo per la sua età», come sottolineato dalle persone a lui vicine e da chi lo ha allenato in questi anni. Giorgio quest’estate era in campo per la finale del Campionato Primavera contro l’Empoli. Titolo che è stato vinto per 5 a 3 dai toscani.

Quest’anno ha iniziato ad allenarsi con i «grandi» e dopo aver giocato due amichevoli estive, una delle quali contro la Juventus, domenica ha fatto il suo esordio in Campionato. Addetti ai lavori per caratteristiche lo paragonano ad Andrea Ranocchia dell’Inter, anche se qualcuno ha già parlato del nuovo Alessandro Bastoni, centrale dei nerazzurri di Milano, con un passato nella Dea. E proprio Bastoni domenica ha messo «mi piace» alla foto dell’esordio in Serie A di Giorgio. Due buonissimi giocatori, anche se i suoi modelli sono il difensore ex Milan, Thiago Silva, campione d’Europa con il Chelsea e uno dei calciatori più forti degli ultimi 10 anni in quel ruolo, e il centrale del Napoli, Kalidou Koulibaly, probabilmente ora il centrale più completo in Italia.

Giorgio è sempre stato un ragazzo molto serio e bravo a scuola: i primi tre anni di superiori ha frequentato il Liceo scientifico Marzoli a Palazzolo, mentre ora studia al Liceo sportivo a Bergamo, visti i numerosi impegni. Ma la sua casa resta sempre la città attraversata dal fiume Oglio, sul confine tra Brescia e Bergamo, dove vive con la sua famiglia: il fratello Andrea, il papà Ruggero e la mamma Angela Zani, conosciuta da tutti come «Roberta», maestra delle elementari di San Rocco. E Palazzolo oggi fa il tifo per questo giovane talento che studia per diventare un campione.

L’intervento dell’assessore allo Sport, Alessandra Piantoni

«E’ stata un’emozione particolare domenica vedere Giorgio Scalvini scendere in campo per la prima volta in prima squadra nel Campionato di Serie A», queste le belle parole dell’assessore allo Sport del Comune di Palazzolo, Alessandra Piantoni. Parole sincere, anche perché il giovane calciatore dell’Atalanta è il nipote di Marco Ghidotti, predecessore della Piantoni nel primo mandato del sindaco Gabriele Zanni.

«Già nel 2018, quando aveva 15 anni, nella terza edizione di Sportiamo lo avevamo premiato tra le eccellenze sportive palazzolesi intravedendo nel suo percorso le grandi potenzialità che con questo ultimo risultato sono state assolutamente confermate - ha aggiunto l’assessore, che ha ricordato un grande evento per la comunità di Palazzolo andato in scena prima della pandemia - Grazie quindi a lui e in bocca al lupo per la prosecuzione della carriera calcistica».

Per l’intera comunità di Palazzolo l’esordio in Serie A del giovane centrale difensivo classe 2003 rappresenta motivo di grande orgoglio e chi ama lo sport, e il calcio in particolare, non può non essere contento per il ragazzo, che a Palazzolo abita ancora.Giorgio ogni giorno va a Zingonia ad allenarsi con l’Atalanta, ma la sua casa per il momento è ancora a Palazzolo, nel quartiere di San Rocco, dove risiede con il padre Ruggero, originario di Travagliato e anche lui calciatore, la mamma Angela Zani, maestra delle elementari conosciuta da tutti con il nome di «Roberta», e il fratello maggiore Andrea. E la loro casa è situata a pochi metri dal campo comunale, la casa della gloriosa squadra locale: la Pro Palazzolo. E’ qui che Giorgio ha tirato i primi calci al pallone, seguito costantemente dal papà. E’ qui che il 17enne ha giocato prima di passare al Brescia e poi all’Atalanta, che vanta uno dei settori giovanili migliori non solo in Italia, ma anche in tutta Europa.

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