7 ragioni per imparare a programmare

7 ragioni per imparare a programmare
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La carenza di competenze digitali è spesso citata dalle aziende come ragione per cui faticano a trovare personale adeguato alle loro esigenze. Imparando a programmare si ottengono delle conoscenze informatiche avanzate che possono quindi favorire la ricerca di un impiego. Ci sono molti altri vantaggi per chi si dedichi a questa disciplina, alcuni anche inaspettati: vediamoli insieme.

1. Ottime possibilità di carriera

Oltre ad aumentare le possibilità di assunzione, imparare a programmare offre anche un’ampia scelta di percorsi lavorativi e stimolanti specializzazioni. Dal programmatore web allo sviluppatore di software, passando per l’esperto in sicurezza informatica, il game developer, e il programmatore di app mobili, i ruoli disponibili per chi conosca i linguaggi di programmazione sono numerosi. Una volta imparate le basi di coding si può quindi decidere, a seconda dei propri interessi e delle richieste del mercato, di approfondire temi per specializzarsi.

2. Uno stipendio competitivo

Lo stipendio di un web developer parte intorno ai 1.100 euro al mese per i programmatori junior, e arriva anche a superare i 3.000 euro per profili senior. Si tratta quindi di uno stipendio interessante, e che come abbiamo accennato può crescere se ci si specializza in una disciplina richiesta. Secondo il sito Indeed, lo stipendio degli sviluppatori di app mobili è in media intorno ai 1.800 euro al mese, mentre chi si specializza nel linguaggio Python guadagna anche 30.000 euro all’anno.

3. Non serve un corso universitario

L’università è solamente uno dei percorsi possibili per imparare a programmare, e spesso non il più efficace. Chi voglia semplicemente avere un assaggio della disciplina può infatti iniziare da numerose risorse gratuite online, per farsi un’idea più precisa sulla programmazione. Chi invece sia interessato a una carriera in questo settore ha a disposizione bootcamp intensivi, come quello di aulab, pensati per preparare al lavoro di web developer in pochi mesi. Una certificazione riconosciuta e un buon portfolio, che dimostri abilità adeguate, sono spesso più che sufficienti per trovare un impiego nel campo.

4. Ottenere flessibilità

Per programmare non sono necessari strumenti specifici oltre al computer, e lo si può fare da qualsiasi posizione. A patto di rispettare le scadenze dei committenti si può anche lavorare a orari inconsueti, gestendo le giornate come si preferisce. Una carriera legata alla programmazione regala quindi una grande flessibilità in termini di tempo e di spazio, che per molti coincide con una maggiore soddisfazione generale.

5. Migliora il ragionamento logico-analitico

La programmazione è una disciplina che richiede la risoluzione di problemi complessi, per i quali è necessario ragionare utilizzando la logica. Così facendo si migliorano le proprie capacità di analisi, di giudizio e di problem solving, cercando le soluzioni più efficaci in ogni situazione. Questa abilità si può persino riflettere al di fuori di questo contesto, dando un nuovo modo di rapportarsi con dilemmi e difficoltà della vita quotidiana.

6. Stimola la creatività

Per trovare risposte ai dilemmi di un progetto di coding non basta il ragionamento logico, serve anche una buona dose di creatività. Imparare a programmare stimola questa dote, obbligando a pensare fuori dagli schemi per trovare soluzioni innovative e funzionali. Studiando i linguaggi di programmazione si affinano quindi due importanti abilità come la logica e la creatività, che unite possono dare grandi vantaggi sul lavoro e nella vita.

7. Realizzare progetti stimolanti

Gli strumenti della programmazione danno la possibilità di realizzare progetti complessi, creando piattaforme, siti o applicazioni da zero. Oltre alla soddisfazione di veder nascere un prodotto sotto i propri occhi, questo può anche essere un modo per innovare il settore, o aiutare qualcuno. Che si tratti di un sito web per un amico, di un’app per ridurre gli sprechi alimentari, o di un software per aiutare gli studenti con bisogni educativi speciali, con la programmazione si può fare la differenza.

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