Gli Arbitri di Chiari hanno spento 70 candeline
All'appuntamento in Villa Mazzotti era presente anche il presidente nazionale. Presentato, nell'anno di Chiari Capitale del Libro, anche un volume sulla storia del gruppo.
Un anniversario importantissimo, caduto a pennello proprio nell’anno di Chiari Capitale del Libro. E allora perché non realizzare un volume che raccontasse la lunga storia, fatta di emozioni, vittorie (e anche qualche sconfitta), ma soprattutto persone che hanno contraddistinto la sezione Aia di Chiari? Detto, fatto.
Gli Arbitri di Chiari hanno spento 70 candeline
"Chiari e gli arbitri: settant’anni di passione" è il titolo del volume (delle dimensioni delle regole di gioco) presentato venerdì sera all’interno di Villa Mazzotti alla presenza di numerosi esponenti dell’associazione, delle autorità locali, ma anche di ospiti di importanza regionale e soprattutto nazionale.
Protagonisti, infatti, insieme al presidente di sezione Marco Vanoli, al sindaco Massimo Vizzardi e al consigliere con delega allo Sport, Cristian Vezzoli, sono stati soprattutto il massimo vertice, il presidente dell’associazione Arbitri italiana Alfredo Trentalange, Alberto Zaroli del Comitato nazionale Aia, e Emilio Ostinelli, presidente del comitato regionale della Lombardia. «E’ un momento di condivisione, di senso di appartenenza alla nostra associazione che suggella il positivo rapporto con la città di cui portiamo il nome sui campi di tutta Italia, dalla serie A, passando per quelli meno famosi - ha esordito Vanoli - L’unione tra la nostra ricorrenza e la nomina a prima Capitale del Libro ha fatto si che potessimo dare vita ad un progetto impegnativo, ma fortemente celebrativo della nostra storia. La realizzazione del volume è stata possibile grazie all’intervento dell’Amministrazione, che ringraziamo».
La parola è poi passata al sindaco Vizzardi. «Siamo ben felici che abbiate accettato la sfida per la creazione di questo libro - ha ribadito il primo cittadino - Il vostro legame con la città è innegabile. Ne portate in campo il nome e siete un orgoglio. Inoltre, ci tenete legati ad un territorio molto più ampio e formate un’ottima squadra. Non a caso quest’associazione va avanti grazie al forte impegno di tutti, dei presidenti e dei Direttivi che si sono susseguiti e anche per il valore che ognuno dei vostri associati custodisce e mette in campo. Grazie davvero. Auguri, continuate così». Nel corso dell’evento, per ripercorrere tutti questi anni di storia è stato mostrato un bellissimo video che tramite fotografie ha mostrato ai presenti la vita sensazionale dal 1948 ai giorni nostri.
Vanoli ha poi evidenziato che quella raccontata che «questo progetto non vuole riscrivere o aggiornare la storia, una storia di persone, di volti, a tratti felici o preoccupati, ed è questo che continuerà ad essere negli anni. Tante sono le persone che hanno dedicato tempo alla crescita di questa sezione e non possiamo che ringraziare tutti. Ho assorbito la loro passione per il ruolo arbitrale e spero che questi sentimenti arrivino a tutti voi, soprattutto ai più giovani. L’obiettivo che ci siamo posti con questa pubblicazione è quello di celebrare il nostro 70esimo, ma soprattutto quello di valorizzare gli associati che in questi anni hanno contribuito a rendere la sezione un punto di riferimento non solo sportivo, ma anche per i rapporti umani. Grazie. Questo non è un punto di arrivo, ma di partenza affinché la nostra sezione cresca e si arricchisca sempre più».
Toccanti e piene di orgoglio anche le parole degli altri intervenuti che non hanno potuto che ben parlare della sezione clarense.
«Grazie a tutti per l’invito e per l’ospitalità - ha esordito il presidente Trentalange - Parlare di un libro e di un associazione così radicata sul territorio sia un segno di eccellenza. Grazie a tutti i presidenti di sezione, a chi ha lavorato sodo e a tutti i ragazzi. Avete realizzato un sogno».
Al primo cittadino sono poi state consegnate la maglietta della sezione e anche una bottiglia di vino personalizzata per l’occasione. Al termine dell’incontro in Villa, prima della cena con tanto di taglio della torta in un noto ristorante della Franciacorta, non è poi mancato il momento degli autografi sulle copie del libro distribuite a tutti i presenti.