Piattaforme di trading: facciamo il punto sulle migliori con cui operare sui mercati oggi
Anche se se ne sente parlare un po' meno rispetto a qualche anno fa, il trading online negli ultimi mesi ha registrato numeri da record. Probabilmente le restrizioni imposte a causa della pandemia, costringendo le persone a stare a casa, hanno avuto un ruolo importante in questa crescita, ma già nel periodo precedente l'esercito degli aspiranti trader cresceva rapidamente. Il mondo del trading in Italia oggi è più forte che mai.
Più di sei milioni di utenti hanno aperto un account, ma anche le piattaforme di trading sono aumentate, visto che i broker autorizzati ad operare nel nostro Paese sono ormai quasi 250. Un'abbondanza di alternative che potrebbe creare qualche problema a chi muove i primi passi in questo settore. Scopriamo quali sono le migliori piattaforme disponibili al momento e quali sono i fattori da considerare quando si deve scegliere il broker.
Quali sono le migliori piattaforme di trading oggi?
I broker sono gli intermediari che tramite le loro piattaforme di negoziazione permettono agli utenti iscritti di accedere ai mercati finanziari. Il trader, sfruttando gli strumenti forniti dal broker, può quindi investire in azioni, indici di borsa, materie prime, ETF, criptovalute e tanti altri asset. Ogni intermediario ha le sue caratteristiche, quindi prima di aprire un account sarebbe opportuno informarsi e fare un confronto per individuare la soluzione più adatta alle proprie esigenze.
Come detto, le opzioni sul mercato non mancano. A questo proposito, l'elenco con le migliori piattaforme per il trading secondo tradingonline.it rappresenta un ottimo punto di partenza per conoscere le caratteristiche e le peculiarità di ciascun broker. La lista comprende i nomi più importanti del mondo del trading, ovvero eToro, Plus 500, Capital.com, IQ Option ed Ava Trade.
Come scegliere il broker: sicurezza e costi
Naturalmente tutti i broker consigliati da tradingonline.it sono soggetti regolamentati da un'autorità di controllo europea (la maggior parte di loro è dotata di licenza CySEC) ed autorizzati dalla Consob a svolgere il loro lavoro anche in Italia. Il primo punto di cui tenere conto nella scelta del broker è infatti la sicurezza. Affidandosi a soggetti autorizzati si ha la certezza di avere a che fare con intermediari affidabili e trasparenti, quindi si scongiurano truffe e raggiri.
I costi rappresentano una variabile molto importante: l'utilizzo della piattaforma è solitamente gratuito, mentre per determinati servizi è possibile che sia previsto un costo. Il guadagno del broker è rappresentato dalle commissioni (che non vengono applicate su tutte le operazioni) e dallo spread. Visto che non tutti gli aspiranti trader possono contare su un capitale iniziale rilevante, può essere importante controllare il deposito minimo: a seconda del broker scelto può variare dai 10 ai 100 euro.
Strumenti finanziari, qualità e funzionalità della piattaforma
Quando si confrontano le varie piattaforme è necessario anche verificare quali e quanti sono gli strumenti finanziari su cui è possibile investire: l'offerta può variare molto tra un intermediario e l'altro. Bisogna poi considerare la qualità della piattaforma stessa, le funzionalità che mette a disposizione e la compatibilità con il proprio sistema operativo o il proprio dispositivo. Molti broker permettono di accedere ai mercati sia da computer (tramite web o software) che da mobile.
Per un trader, soprattutto per quelli che seguono strategie di breve o brevissimo periodo, il timing è importantissimo: per questo motivo la rapidità con cui vengono eseguiti gli ordini è uno dei primi criteri di scelta. Per gli aspiranti trader, invece, può essere fondamentale poter contare su un ottimo servizio di assistenza e su risorse didattiche di qualità. Il conto demo è una risorsa importante sia per i novellini che gli esperti: meglio assicurarsi che sia presente tra le funzionalità offerte dal broker.