Coldiretti strage nei frutteti lombardi

Perso il 50% dei kiwi nei frutteti lombardi a causa del maltempo. E’ quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti regionale

Coldiretti strage nei frutteti lombardi
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Strage nei frutteti lombardi per il maltempo

Maltempo, perso il 50% dei kiwi lombardi. E’ quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti regionale alla fine della campagna di raccolta. In alcune zone – spiega Coldiretti – le perdite hanno raggiunto anche il 100%. Le gelate di aprile, arrivate quando i tralci erano già lunghi, hanno quasi azzerato la produzione.  A giugno, per di più, c’è stata una grandinata che ha rovinato anche i germogli rispuntati dopo le gelate.

La conta dei danni

In provincia di Mantova, dove si concentrano più di 500 degli oltre 700 ettari a kiwi della Lombardia, la situazione è simile. E' stato perso 1 kiwi su 2 con il crollo delle rese passate da 250/300 quintali per ettari a circa 150 quinali a causa dalle gelate della scorsa primavera e dalle grandinate. Gli agricoltori in crisi, sapevano  che avrebbero avuto dei problemi, ma non in questa misura. Le anomalie climatiche stanno rendendo sempre più pesante il conto dei danni per l’agricoltura regionale e nazionale. “Negli ultimi dieci anni – spiega Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia e vice presidente nazionale di Coldiretti – l’agricoltura italiana ha pagato un conto di oltre 14 miliardi di euro. Quest’anno in Lombardia i danni per gelate, grandine e siccità ammontano a circa 100 milioni di euro. Le assicurazioni servono, ma a volte non bastano più neppure quelle”.

Le zone più colpite

Oltre a Mantova, il resto della produzione si trova a Brescia con 86 ettari, a Cremona con quasi 44 ettari, a Bergamo e Pavia con 19 ettari a testa, a Sondrio con quasi 18, a Milano con 4, a Como e Varese con poco meno di 2 ettari e Lecco con uno. Daniele Franchetti, 32 anni, imprenditore agricolo di Ponte in Valtellina (Sondrio) racconta: “Anche noi che coltiviamo a circa 500 metri di altitudine e risentiamo meno delle gelate abbiamo però sofferto un calo del 25%. Ma altri frutteti che sono a quote più basse non sono stati risparmiati e hanno perso fino al 70% del raccolto”.

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