Vighenzi e Sirmione scelgono la sicurezza: tamponi per tutti prima di iniziare l’attività
Vighenzi e Sirmione hanno condiviso la scelta di far effettuare a tutti i propri tesserati in età da formazioni agonistiche (dai 2008 in su) il tampone rapido prima del primo allenamento della stagione.
Vighenzi e Sirmione scelgono la sicurezza: tamponi per tutti prima di iniziare l’attività.
Tamponi per tutti, anche se è venuto meno l’obbligo. Vighenzi e Sirmione hanno condiviso la scelta di far effettuare a tutti i propri tesserati in età da formazioni agonistiche (dai 2008 in su) il tampone rapido prima del primo allenamento della stagione.
Uno screening che era stato inserito come obbligatorio dal primo protocollo emesso dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio e che è invece venuto meno pochi giorni più tardi, ritenendolo facoltativo. Protocollo o meno, le due società han scelto di mettere la salute al primo posto e hanno ritenuto di svolgere i tamponi ad appannaggio della sicurezza di tutti. Così, tra lunedì 23 e martedì 24 agosto, oltre 200 persone tra ragazzi, allenatori e staff dirigenziale si sono sottoposti a tampone rapido nelle strutture di via Posserlè (a Padenghe) e di via Leonardo da Vinci (a Sirmione). I tamponi antigenici rapidi, correttamente registrati in Ats, hanno dato fortunatamente esito negativo e così tutti i ragazzi e i rispettivi staff hanno potuto cominciare gli allenamenti.
«Ci teniamo alla salute dei nostri ragazzi, sopra ogni altra cosa - ha spiegato Ernesto Caliari, presidente del Sirmione Calcio -, per questo anche se siamo venuti a sapere del venir meno dell’obbligo, abbiamo ritenuto importante sottoporre tutti allo screening iniziale. Il nostro contesto sportivo ci porta spesso a contatto con diverse persone, tra piscina e centro sportivo e con tantissimi ragazzi. Per questo motivo ora abbiamo una serenità maggiore per iniziare una stagione importante come quella che si presenta ai nastri di partenza».
Per la Vighenzi, gli fa eco il responsabile del settore giovanile Alberto Locatelli: «Rispettare le regole è il primo passo per il ritorno alla normalità, anche in ambito calcistico. Per questo abbiamo scelto di applicare la maggior prudenza possibile, sottoponendo i nostri tesserati, staff e dirigenti al tampone iniziale, anche se già in possesso di Green Pass. Le famiglie hanno capito e apprezzato il nostro modo di fare e questo ci rende felici».