Concerti e green pass: i no vax minacciano il sit in a Iseo

L’organizzatore del Festival dell'Attenzione: "Non ho intenzione di rimborsare gente che ha ancora il tempo per adeguarsi come mi devo adeguare io"

Concerti e green pass: i no vax minacciano il sit in a Iseo
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A un giorno dall'entrata in vigore del decreto che impone l’obbligo di esibire il green pass per l’ingresso in bar e ristoranti, per partecipare agli eventi, per andare in palestra, nelle piscine al chiuso e nei centri termali e per salire sui mezzi pubblici e all'antivigilia del Festival dell’Attenzione organizzato da Eventi Macramè, al posto di parlare di ripartenza, della bellezza della musica e dell’iniziativa benefica organizzata da Gianluca Serioli a beneficio delle associazioni e delle famiglie in difficoltà di Iseo, si discute sulla certificazione verde e alcuni gruppi di no vax hanno perfino minacciato di andare a protestare fuori dal campo sportivo dell’oratorio prima dell’inizio delle serate in programma per domani, sabato, domenica e giovedì con gli A-Tre, la Fossati Project Band, i Rock a domicilio, Lemuri il visionario e poi con Noa e Finardi.

Concerti e green pass: i no vax minacciano il sit in a Iseo

"In qualità di organizzatore di eventi, mi trovo "obbligato" ad adeguarmi al decreto ministeriale che prevede l'introduzione del green pass - ha spiegato Serioli, patron di Eventi Macramè - Sono in evidente difficoltà nel sapere cosa devo fare per applicare correttamente il decreto green pass ai fini del controllo dei certificati per coloro che parteciperanno ai concerti, considerando che oltre ai gruppi di ribelli che minacciano ritorsioni, vi sono davvero anche persone in buona fede che arriveranno al botteghino senza avere il certificato".

Senza farlo apposta, il sodalizio iseano ha organizzato il Festival proprio all’entrata in vigore delle nuova norma anti contagio, che però sta creando non pochi problemi a chi si occupa di organizzare spettacoli, anche all’aperto.

"Qualcuno si è dimenticato ben presto di quello che è stato - ha esordito Serioli - Qualcuno nega ancora oggi, e per uno come me che vive su un lago diviso tra la bergamasca e la bresciana, i due teatri della tragedia, questo è avvilente e sconfortante. Da quando è stato introdotto il green pass anche per concerti all’aperto, per un organizzatore come il sottoscritto è stato l’inizio della fine, e fin da subito avevo denunciato l’anomalia".

Secondo l’organizzatore dell’evento il green pass non tiene conto di tante cose, in particolar modo per quanto concerne il settore dello spettacolo, creando uno stato di tensione.

"Io stesso penso a quella gente che ha acquistato mesi fa un biglietto e ora non può entrate perché non ha il green pass - ha proseguito - Vorrei tanto poter rimborsare queste persone, anche se a loro è chiesto soltanto di effettuare un tampone, se proprio non vogliono vaccinarsi. E’ giusto che io li rimborsi? E se lo faccio, chi rimborsa me? Cosa c’entro io? Eventi Macramè ha sempre messo davanti a ogni cosa la sicurezza e anche quest’anno ci siamo mossi per tempo per rinnovare questa attenzione. Per contro questa estate abbiamo visto situazioni davvero incontrollate, della serie “facciamo come ci pare”. Grazie a questa gente oggi paghiamo come al solito noi che vorremmo rispettare le regole e la sicurezza di tutti".

Negli ultimi giorni Serioli e l’associazione hanno ricevuto messaggi di proteste, di ricorso a vie legali e di sit in no vax fuori dal luogo del concerto, arrivate telefonicamente, via mail e tramite i social. Alcuni hanno invitato a non acquistare i biglietti "perché gli organizzatori chiedono il green pass e i soldi se li tengono in saccoccia loro".

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