Cos'è la Polisemia e come superare l’ostacolo nell’apprendimento dell’inglese
Uno dei maggiori ostacoli che si incontrano quando si studia una lingua come l’inglese è dovuto alla polisemia, ossia a quelle parole che hanno più significati, talvolta completamente differenti. Così come avviene con l’italiano, l’unico modo che abbiamo in questi casi per riuscire ad effettuare una traduzione corretta è quello di contestualizzare tali parole, estrapolandone il significato considerando l’intera frase e non è affatto semplice. È per questo motivo che la polisemia è considerata uno dei maggiori ostacoli nell’apprendimento della lingua inglese, ma fortunatamente esistono delle strategie che permettono di superarlo. Come vedremo meglio tra poco, seguire delle lezioni su Preply con un’insegnante madrelingua è il metodo migliore perché il solo studio accademico risulterebbe del tutto riduttivo.
Polisemia: di cosa si tratta nello specifico
Con il termine polisemia si intende la capacità di un segno ossia di una parola di esprimere più significati. Si tratta di un fenomeno dovuto all’evoluzione delle lingue nel corso del tempo, che ha portato a dei mutamenti importanti specialmente in alcuni idiomi. La polisemia caratterizza anche il nostro vocabolario: in italiano sono parecchie le parole che hanno più di un significato, ma trattandosi della nostra lingua madre ciò non ci complica affatto la vita. Pensiamo ad esempio al termine “diversi” che in italiano può significare sia “molti” che “differenti”, oppure al verbo “sbarrare” che può essere tradotto con “aprire” (sbarrare gli occhi) ma anche con “chiudere” (sbarrare la porta).
La polisemia nella lingua inglese
La lingua inglese è particolarmente ricca di termini polisemici, al punto che secondo le stime il 40% delle parole del vocabolario anglosassone rientrano in tale categoria e hanno dunque più di un significato. Questo rappresenta uno dei maggiori ostacoli all’apprendimento della lingua, perché la polisemia impone di fare sempre riferimento al contesto. Se infatti considerassimo esclusivamente il termine, non saremmo in grado di stabilirne l’esatto significato: questo si può estrapolare esclusivamente dalla frase in cui è inserita la parola. Poichè l’inglese è una lingua polisemica, viene da sé che riuscire ad imparare il vocabolario sia alquanto complesso per un italiano.
Facciamo qualche esempio. La parola “wood” in inglese può significare “legno” ma anche “bosco”, il termine “book” può indicare sia il “libro” che il verbo “prenotare”. Se nel primo caso l’ambito di riferimento è simile, nel secondo possiamo notare come i due termini siano completamente differenti. È questo che rende impossibile effettuare una traduzione senza considerare il contesto.
Come superare l’ostacolo della polisemia nell’apprendimento della lingua inglese
Come abbiamo accennato, superare l’ostacolo della polisemia nell’apprendimento della lingua inglese non è certo impossibile ma spesso non si riesce a raggiungere tale obiettivo perché ci si limita ad uno studio di tipo accademico. Ancora oggi purtroppo viene attribuita una grande importanza alla memorizzazione del vocabolario inglese e questo non è sbagliato. Se vogliamo essere in grado di parlare e comprendere una lingua dobbiamo prima di tutto conoscerne a fondo la grammatica ed il lessico. Ciò tuttavia non è sufficiente, perché come abbiamo visto la polisemia impone che venga sempre considerato il contesto all’interno del quale sono inserite le varie parole. Limitarsi ad apprendere una lista di termini ed il loro significato primario dunque può rivelarsi addirittura controproducente, specialmente se il docente ha ricevuto a sua volta un insegnamento di tipo accademico.
L’importanza dei docenti madrelingua
Per tutti questi motivi, è fondamentale che ad insegnare l’inglese siano docenti madrelingua. Il loro approccio è infatti completamente differente ed improntato a casi d’uso reali, non ad indicazioni scritte su libri scolastici. Certo, si deve sempre fare riferimento a quelle che sono le regole grammaticali e su questo siamo tutti d’accordo. Non ci si può tuttavia limitare a ciò ed i docenti madrelingua attribuiscono molto più valore alla contestualizzazione dei termini e all’utilizzo concreto della lingua.
Il contesto prima di tutto
Apprendere una lista di parole con il relativo significato non ha dunque molto senso. Risulta decisamente più utile imparare ad estrapolare il senso di ogni termine dal contesto della frase, meglio ancora se parlata. Non dimentichiamo infatti che anche la pronuncia può rappresentare un ostacolo nell’apprendimento della lingua inglese. Sono diversi coloro che conoscono alla perfezione le regole grammaticali, hanno un vocabolario ricchissimo ma nel momento in cui si trovano a sostenere una conversazione in lingua inglese vanno nel panico. Questo accade perché l’unico modo per imparare per davvero un idioma è quello di fare pratica, di parlarlo e di ascoltarlo da un madrelingua. Si tratta di un dettaglio importantissimo: non a caso sono sempre di più le persone che scelgono di seguire corsi privati su Preply proprio perché questa piattaforma consente di scegliere il proprio docente e di trovare un madrelingua che sia in grado di insegnare per davvero l’idioma.
Tutti abbiamo studiato l’inglese a scuola, ma solo pochi possono dire di conoscere per davvero la lingua e di essere in grado di parlarla e capirla alla perfezione.