Green pass: verso il no per i bar, sì invece per i ristoranti al chiuso
Attesa per oggi la decisione da parte della cabina di regia
Green pass: verso il no per i bar, sì invece per i ristoranti al chiuso.
La "via italiana" al Green pass sembra delineata: alcune cose si potranno fare solo se in possesso della Certificazione verde. Come ad esempio andare in palestra o discoteca, oppure prendere un treno o un aereo.
"Salvi" invece i bar, per loro non dovrebbe arrivare alcuna restrizione, mentre per accedere a un ristorante al chiuso servirà il lasciapassare Covid.
Green pass: attesa la cabina di regia
La cabina di regia del Governo dovrebbe decidere entro martedì 20 luglio 2021. E sarà una scelta soprattutto tecnica, al di là dei distinguo delle diverse forze di maggioranza: la risalita dei contagi, potrebbe teoricamente far ricadere alcune regioni in zona gialla già entro fine mese, stando ai vecchi parametri.
Certificazione dopo 14 giorni dalla seconda dose
In realtà, i parametri per l'attribuzione dei colori delle regioni dovranno comunque cambiare, tenendo soprattutto conto di ricoveri e tasso di vaccinazione raggiunto.
E cambierà certamente, allineandosi alle norme europee, il rilascio del Green pass stesso: dopo il quattordicesimo giorno dal completamento del ciclo vaccinale (seconda dose).
Scuola: lasciapassare per il personale?
Altro fronte aperto, la scuola: il Comitato Tecnico Scientifico starebbe valutando l'ipotesi di proporre al Governo l'utilizzo del Green Pass anche per chi lavora nelle scuole, da docente o da collaboratore scolastico. Una mossa che bypassa il più stringente concetto di obbligo vaccinale per i sanitari, ma che dovrebbe centrare il medesimo obiettivo.
No i bar, sì i ristoranti al chiuso
Ricapitolando, le restrizioni dovrebbero arrivare in due step:
- Dal 26 luglio Green pass obbligatorio per: stadi, concerti, fiere, locali da ballo, cinema, teatri e palestre, feste, banchetti e cerimonie. E sul fronte trasporti: treni a lunga percorrenza, ma anche navi, traghetti e aerei.
- A inizio agosto: l'obbligo potrebbe essere esteso anche ai mezzi pubblici cittadini (bus, metro) e ai ristoranti al chiuso.