Borgo San Giacomo

Colto da un malore in acqua, muore il dottor Paolo Brunelli

Si trovava in vacanza al lago con la famiglia

Colto da un malore in acqua, muore il dottor Paolo Brunelli
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Un fulmine a ciel sereno ha colpito la Bassa e la comunità di Borgo San Giacomo, una tragedia improvvisa ha spezzato la vita del dottor Paolo Brunelli, di 69 anni.

Un malore si porta via il dottor Paolo Brunelli

Una tragedia improvvisa, inaspettata e immeritata quella che si è consumata oggi pomeriggio sulle rive di Moniga del Garda: un malore si è portato via Paolo Brunelli, il medico di famiglia di Borgo San Giacomo. Secondo una prima ricostruzione dei fatti il dottore era in vacanza con moglie e figlia al lago e stava praticando sport in acqua, quando improvvisamente si è accasciato tra le onde del lago. E' stato riportato a riva e immediatamente sono arrivati i soccorsi, addirittura l'elicottero per avere un aiuto immediato. I soccorritori hanno provato a rianimarlo, anche avvalendosi del defibrillatore, ma per lui non c'è stato nulla da fare.

Il dolore di Borgo San Giacomo

La notizia è giunta in paese solamente poco fa: comunicata dal sindaco Giuseppe Lama e poi ha iniziato a rimbalzare di bocca in bocca. Non solo un medico ma anche un amico, un confidente, una roccia salda alla quale in molti si sono ancorati durante la tempesta del Coronavirus. E ha versato parecchie lacrime quando qualche mese fa è andato in pensione, premiato dall'Amministrazione comunale. Dopo 42 anni di lavoro ininterrotto, si stava godendo la meritata vacanza.

"Ho fatto la mia prima supplenza fra i gabianesi nel 1978 e vista l’accoglienza buona che ho trovato ho pensato di fermarmi in maniera permanente in paese, sentendomi ben presto figlio di questa terra - aveva detto - Ho condiviso tutto con questa comunità, specialmente il dolore e le sofferenze. Sono fiero di essere stato uno dei vostri medici e vi ringrazio di avermi accompagnato. Ringrazio anche i miei colleghi ai quali devo stima e amicizia, con i quali ho coltivato davvero un buon rapporto. Continuerò a fare il medico perché è una professione dalla quale proprio non riesco a stare lontano". Aveva anche premiato i soccorritori gabianesi lo scorso dicembre.

Una persona buona, pacata e sempre pronta a rimboccarsi le maniche per il prossimo che se n'è andata, lasciando un profondo senso di vuoto nel cuore di tutti.

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