Cittadini esausti da fumi e odori
Ennesimo appello dei residenti di via Brescia “che le autorità tutelino la nostra salute”
Ennesimo appello dei residenti di via Brescia “che le autorità tutelino la nostra salute”
Cittadini esausti da fumi e odori
Le loro segnalazioni erano partite verbalmente all’Amministrazione precedente, e l’avevano rivolta anche all’attuale. Essendo ostaggi di odori e fumi, riconducibili a nota azienda di lavorazioni plastiche sita poco distante dalle loro abitazioni, avevano iniziato a scrivere alle varie autorità competenti in materia ambientale “non è solo un disagio frustrante ma questi fattori intaccano la qualità della nostra vita e la situazione è preoccupante per le conseguenze sulla nostra salute”.
Ogni livello è stato informato: Provincia, Ats Brescia, Forze dell’Ordine, e in particolare Comune e Arpa, nell’ottobre 2019 si sono viste recapitare una segnalazione con tanto di un calendario riportante in modo puntuale orario e durata della percezione degli odori, intensità e caratteristiche degli stessi con tanto di precisazione “via Brescia in cui noi abitiamo e zona Artigianale limitrofa è affetta dalla presenza di odori molesti di plastica con caratteristiche a volte acre e pungente e a volte di odore dolciastro”.
Il disagio si ripete costantemente al punto da non poter aprire le finestre perché la situazione diventa insopportabile. “Siamo esasperati e lo sanno già in molti, ma non vediamo nessun cambiamento - hanno esordito - Le autorizzazioni agli impianti di lavorazione della plastica vengono rilasciate dalla Provincia competente, nel nostro caso quella di Brescia. Nel caso di situazioni di pericolo e rischio per la salute, legate all’avvio o al funzionamento degli impianti stessi, ogni cittadino di buon senso deve avvisare le autorità competenti perché provvedano tempestivamente alla loro tutela, noi abbiamo usato il buon senso a tutela della salute pubblica e personale".
Innumerevoli i solleciti da parte loro alle autorità di competenza a cui chiedono di intervenire. Segnalazioni scritte e verbali, raccolta firme (ben 118 i residenti e i frequentatori della vicina ciclabile che confermano quanto sta accadendo) con un’unica finalità trovare una soluzione al problema che da tempo li affligge e li preoccupa. Alcuni di loro infatti hanno anche accusato mal di testa e un forte senso di nausea, bruciore alla gola e alle narici. I firmatari si erano anche resi disponibili a incontrare gli responsabili per trovare accordi, sedendosi attorno ad un tavolo in presenza anche degli enti preposti in particolare il sindaco e il segretario comunale per verbalizzare l’incontro, consigliato una soluzioni simile anche da Ats Brescia dove in una comunicazione scritta metteva ad oggetto “Tavolo tecnico di confronto a seguito di segnalazioni di disturbo olfattivo”.
Il tavolo tecnico non si è tenuto con rammarico dei cittadini coinvolti. “Il Comune di Bassano lo scorso 18 novembre aveva risposto che stava raccogliendo le segnalazioni per permettere ad Arpa di effettuare controlli mirati nell’insediamento produttivo e che si rimandava questa possibilità a nuova indicazione dell’Agenzia per la protezione ambientale, e il tavolo tecnico non è più stato fatto”.
Nel frattempo la Provincia di Brescia, settore industriale e paesaggio, a fine marzo ha scritto alla ditta, al Comune di Bassano e all’Arpa facendo riferimento alla nota stilata da quest’ultima durante i sopralluoghi all’impianto avvenuti a gennaio il riscontro di inosservanze e si legge “Con la presente si diffida codesta società ad esercitare l’attività produttiva” fino alla sistemazione delle irregolarità (entro venti giorni dal ricevimento della comunicazione ufficiale), più una serie di documenti (entro trenta giorni).
“Quello che abbiamo innescato è un processo propositivo. Non cerchiamo e non abbiamo mai cercato lo scontro, vogliamo trovare insieme una soluzione a questa situazione ormai non più tollerabile - hanno spiegato i residenti - Ci appelliamo esasperati alle autorità competenti sia a livello locale che a livelli superiori: risolvete questa problematica che sta interessando la nostra comunità e che sta intaccando la nostra serenità, la salute, e la tua quotidianità”.