SIRMIONE

Sirmione è il primo Comune sul Garda a firmare il manifesto della comunicazione non ostile

Il Comune ha deciso di prendere parte ad un’iniziativa di sensibilizzazione contro la violenza delle parole.

Sirmione è il primo Comune sul Garda a firmare il manifesto della comunicazione non ostile
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Sirmione è il primo Comune sul Garda a firmare il manifesto della comunicazione non ostile.

Il Comune ha deciso di prendere parte ad un’iniziativa di sensibilizzazione contro la violenza delle parole.
Sono in totale 300 i Comuni italiani ad aver aderito a questa iniziativa, di questi 8 in provincia di Brescia. Sirmione è il primo in tutto il Garda bresciano.

Un’iniziativa importante e significativa, nata dalla proposta della fondatrice e promotrice Rosy Russo con l’obiettivo di contrastare l’odio in rete sostenendo un uso consapevole del linguaggio da parte degli utenti, delle istituzioni e di tutti coloro che ricoprono ruoli fonda-mentali nella comunicazione online e offline.

Un progetto di sensibilizzazione

«Il nostro è un progetto di sensibilizzazione contro la violenza delle parole - ha spiegato Tiziana Montalbano, responsabile della comunicazione di Parole O_Stili - Nasce da un sentimento di insofferenza nel vivere le relazioni digitali. Il manifesto è stato presentato la prima volta a febbraio 2017 a Trieste, ed il primo firmatario è stato Gianni Morandi. Nel 2019 abbiamo aperto le attività anche alla pubblica amministrazione e in soli due anni abbiamo raggiunto 300 comuni in tutta Italia. Lavoriamo anche e soprattutto con le scuole, facendo formazione sia per i genitori sia per gli studenti. Lavoriamo sulla consapevolezza che tablet e smartphone sono strumenti importantissimi e le parole online possono avere delle conseguenze».

Sirmione ha quindi deciso di percorre la strada già intrapresa da altri comuni ed enti che hanno aderito a questo progetto firmando il manifesto contenente i 10 principi fondamentali.
«Dare giuste regole alla comunicazione per avere un linguaggio rispettoso è importante oggi più che mai – ha dichiarato il sindaco Luisa Lavelli – Soprattutto quando a essere coinvolti sono soggetti fragili, come ad esempio gli adolescenti. Per questo motivo la giunta ha deciso di aderire al progetto di Parole O_Stili, chiedendo poi a tutti i nostri cittadini di fare propria questa iniziativa».

«L’incontro con gli altri si regge sulla comunicazione e la nostra crescita, individuale e di comunità, passa dalla capacità di ascolto reciproco - ha aggiunto l’assessore alla cultura Mauro Carrozza – Le parole possono così diventare inclusive e aiutarci a superare ogni tipo di differenza. In tal senso va colto il recente invito di Papa Francesco a scegliere le parole che ci facciano vivere davvero».

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