Frana di Tavernola, dal lago d'Iseo al Parlamento
Si è svolta venerdì la prima sessione di audizioni nelle Commissioni congiunte Difesa e Ambiente sulla risoluzione sulla frana di Tavernola
Si è svolta venerdì la prima sessione di audizioni nelle Commissioni congiunte Difesa e Ambiente sulla risoluzione sulla frana di Tavernola proposta sal deputato di M5s Devis Dori. In particolare, sono stati ascoltati i rappresentanti del G16 del Lago di Iseo, della protezione civile di Regione Lombardia, il professor Crosta dell’Università di Milano Bicocca e il professor Tinti dell’Università di Bologna.
Frana di Tavernola arriva al Ministero
A parlare è stato anche il sindaco del Comune di Tavernola, Ioris Pezzotti, che ha fornito validi spunti di riflessione esponendo dettagliatamente la situazione di allarme e pericolo, che non va assolutamente sottovalutata, perchè interessa da oltre cinquanta anni non solo Tavernola Bergamasca ma anche tutti i Comuni del Lago di Iseo. Il sindaco Pezzotti ha inoltre rimarcato la naturale vocazione turistica del lago di Iseo, una grande occasione a livello occupazionale, su cui il pericolo della frana rischia di avere ripercussioni.
"Nel corso delle audizioni sono inoltre emersi alcuni aspetti di assoluta importanza - ha spiegato Dori - La Protezione civile di Regione Lombardia non ha escluso la revoca delle concessioni minerarie ad Italsacci/Italcementi per le attività estrattive sul Monte Saresano, all’esito di uno studio che è stato commissionato da Regione Lombardia ad alcune Università e i cui risultati dovrebbero essere pubblicati entro 90 giorni. Inoltre, secondo gli esperti. almeno la metà del cementificio verrebbe investito dalla frana e l’onda anomala lo sommergerebbe completamente: rimane quindi la forte preoccupazione per il materiale stoccato presso il cementificio che potrebbe disperdersi nel lago con un conseguente enorme disastro ambientale. Infine a oggi non abbiamo ancora una stima effettiva di quante persone potrebbero essere coinvolte dall’onda anomala. Alcuni Comuni hanno già una loro stima, ma nel complesso Regione Lombardia non dispone di questo dato"
Manca anche una stima di quante abitazioni, edifici pubblici e religiosi, infrastrutture, attività produttive e commerciali potrebbero essere compromesse e soprattutto quale potrebbe essere il potenziale danno economico e materiale.
"Conoscere queste informazioni è fondamentale per capire il livello dell’emergenza, che non può essere determinato solo dalla velocità con cui si muove la frana"
La situazione sul Monte Saresano
Presente all'audizione anche Alessio Rinaldo, presidente dell'Autorità di Bacino, che ha nuovamente evidenziato le criticità e le problematiche relative al paventato evento franoso. E che spera in un aiuto economico da parte dello Stato.
"La speranza ora è che la nostra posizione e quella dei tecnici incaricati da Regione Lombardia venga presa in considerazione per la risoluzione definitiva dell'emergenza. Ovviamente, abbiamo chiesto un intervento economico, che sarà quantificabile una volta che il Pirellone avrà definito il progetto riguardante la messa in sicurezza del Monte Saresano”
Intanto, è stata anche confermata la costante decelerazione della frana che incombe dal versante bergamasco del Sebino. L'ultimo report parla di movimenti nettamente inferiori ai 2 millimetri al giorno, abbondantemente sotto il livello di attenzione. Tra il 12 ed il 13 aprile invece, i radar hanno registrato una piccola accellerazione, in corrispondenza con le abbondanti piogge cadute sull'area del Lago d'Iseo.
"Si è trattato di un semplice caso che comunque nulla ha a che vedere con la questione metereologica in atto”, ha concluso Rinaldi
Le audizioni proseguiranno la settimana prossima nella giornata del 29 aprile quando verranno auditi, tra gli altri, il Nucleo operativo ecologia dei carabinieri del comando di Brescia e il direttore del cementificio Italsacci.