Un bando pubblico per riqualificare il teatro Sant'Orsola
L’Amministrazione guidata dal sindaco Massimo Vizzardi intende trovare il miglior progetto per la rigenerazione urbana della struttura.
L’immobile di vicolo Pace, prima nelle mani del Morcelliano, è stato acquistato dal Comune e così si è anche conclusa una annosa vicenda con l’Ente. L’Amministrazione è pronta a mettere in campo circa un milione di euro per rimettere a nuovo un bene preziosissimo per tutta la comunità clarense.
Un bando pubblico per riqualificare il teatro Sant'Orsola
Il tutto riconduce ad una guerra durata anni: quella tra il Comune e il Morcelliano (ex proprietario del teatro Sant’Orsola) che, solo pochi mesi fa, si era conclusa con l’acquisizione dello stabile di vicolo Pace e anche di quello sito in viale Bonatelli (ma anche con la riduzione della capacità edificatoria in località golf, Bosco Levato). Obiettivo dell’Amministrazione, anche nel programma di mandato, era proprio ridare alla città un luogo di cultura. E così è stato. Nell’accordo che ha sancito la pace c’è stato anche l’acquisto del teatro ormai chiuso da tempo.
Un bando pubblico per trovare il miglior progetto per le opere di rigenerazione urbana di uno dei gioielli storici della città: al vincitore verrà affidata la fase successiva della progettazione definitiva. E’ questo l’obiettivo del Comune.
C’è tempo fino a lunedì 28 giugno per partecipare al concorso di progettazione (il materiale è disponibile sul sito dell’Ente) che l’Amministrazione del sindaco Massimo Vizzardi ha aperto per la riqualificazione e il recupero dello storico teatro Sant’Orsola. Si tratta di un progetto ambizioso, già annunciato nel programma amministrativo, per recuperare una volta e per sempre l’amato teatro nel centro della città; elemento strategico e dal grande impatto sociale e culturale per il quale l’Amministrazione è disposta a mettere in campo un milione e mezzo di euro.
La partecipazione
Possono partecipare al concorso professionisti da tutta Europa sia singolarmente, sia in maniera associata, o con raggruppamenti temporanei e consorzi ordinari anche se non ancora costituiti. L’idea di fondo è quella di poter valutare un ampio spettro di progetti innovativi e interessanti, così da scegliere quello che sarà ritenuto migliore per il rilancio di questo luogo: un modo per per mettere finalmente mano al recupero dell’immobile, da troppo tempo vittima del degrado e dell’abbandono. Una ferita aperta per una città come Chiari che da sempre fa della cultura, come provato anche dal recente titolo di Prima Capitale Italiana del Libro, uno dei suoi segni distintivi e propulsivi.
Gli obiettivi
Nello specifico, l’Amministrazione punta a realizzare un’operazione nel solco di quanto già fatto con le scuole e altri immobili cittadini: ovvero a riqualificare il teatro in modo che sia antisismico e Nzeb, ovvero a emissioni di energia pari quasi allo zero (cioè, autonomo e senza costi energetici per il Comune). Il progetto conta di potersi avvalere della legge sulla rigenerazione urbana della Regione Lombardia, che per queste iniziative mette sul piatto fino a 500mila euro di finanziamento: in questo modo, del milione e mezzo di costi stimati, almeno un terzo sarebbe a carico dell’ente regionale, mentre per il restante milione di euro il Comune aprirebbe un mutuo specifico.
I lavori potrebbero terminare entro la fine del 2022 e restituire alla città il suo bel teatro con una capienza tra i 250 e i 300 posti, forse adibito anche a sala per proiezioni cinematografiche; una realtà che potrebbe dialogare con la Cittadella della Musica del vicino vicolo Pace, creando un piccolo borgo tutto dedito alle arti.
Gli interventi
«La nostra città gode di un radicamento culturale molto forte e profondo - ha esordito il sindaco Massimo Vizzardi - Manca però di luoghi da dedicare alla cultura anche a causa di scelte del passato errate; la mancanza di luoghi porta a gravi limiti per la città nella crescita della sua vita e spessore sociale e culturale. Il compito di noi amministratori è valorizzare e saper rigenerare luoghi e realtà che nel tempo hanno costruito le basi della nostra comunità, costruire il futuro della nostra città memori del passato e della storia della stessa. Questa preziosa opera va in questa direzione; non vediamo l’ora di scoprire come nuove energie verranno messe in gioco dalle nostre realtà associative, ma anche da realtà esterne. Abbiamo bisogno come comunità di tornare a crescere, riappropriandoci della nostra storia, rimettendoci in gioco, incontrandoci e sperimentandoci come persone. La vera sfida di questo progetto è contribuire a valorizzare l'anima della città!».
Sul tema è intervenuto anche il vicesindaco e assessore alle Opere pubbliche: «La scommessa è la rigenerazione urbana. Un luogo interamente rinnovato nelle strutture se non del tutto nuovo, ma ben ancorato alla sua storica funzione di teatro – ha aggiunto Maurizio Libretti – Dopo esserci adoperati non senza difficoltà per l’acquisto, con un accordo complesso, stiamo inseguendo il finanziamento regionale e siamo ottimisti di riuscire anche questa volta; diversamente l'Amministrazione farà comunque da sé. Riproponiamo anche qui il tema dell'efficienza e della autonomia (per quanto possibile) energetica dell’edificio, continuando a perseguire quella strada che ormai abbiamo imboccato da diversi anni: investire in strutture di bellezza e qualità che abbiano anche il pregio di costare molto meno poi nella loro gestione».
Il progetto però, interessa ovviamente anche l’ambito culturale. «L’avvio del bando per la rigenerazione del teatro Sant’Orsola è un passo verso il recupero alla storia della comunità, testimoniato anche dal percorso di condivisione del progetto fatto con le Associazioni di Chiari, che hanno espresso all’Amministrazione esigenze e desideri rispetto alla nuova struttura – ha concluso l’assessore alla Cultura, Chiara Facchetti – Lo spazio che immaginiamo fa parte di un progetto culturale complessivo, che vede il teatro protagonista nel nostro territorio come intrattenimento, ma soprattutto come cura e crescita della comunità. Un ringraziamento particolare al lavoro congiunto di diversi assessorati e al grande lavoro compiuto dagli uffici comunali».
Infine è intervenuto l’assessore al Commercio e alla Smart City, Domenico Codoni.
«In questi anni la nostra Amministrazione ha sempre considerato la valorizzazione e l’animazione del centro storico una priorità - ha ribadito - Ogni iniziativa appoggiata o promossa è sempre andata nella direzione del sostegno e dell’appoggio dei progetti che avevano alla base “la rinascita” e la “rivalorizzazione” con il giusto mix tra tradizione e innovazione, siamo molto curiosi di vedere che cosa ci proporranno».
Insomma, non resta che attendere per scoprire con quale progetto sarà riqualificato il Sant’Orsola!