Frana sopra Tavernola, Regione: "Vogliamo capire la cause, ma il Governo stanzi i fondi"
L'assessore regionale al Territorio e protezione civile, Pietro Foroni, annuncia che saranno condotti studi con le migliori università italiane, ma occorreranno risorse economiche da Roma
Negli ultimi giorni, sembra che il rischio frana sopra Tavernola sia parzialmente rientrato, dato che gli ultimi rilevamenti riportano al meno grave dei tre scenari previsti dai geologi. Secondo questo modello teorico, infatti, il volume di terra e roccia a distaccarsi dalla montagna sarebbe molto meno significativo di quanto si temeva e andrebbe a finire nel lago d’Iseo solo una minima parte di questo materiale, ridimensionando anche il rischio tsunami per Montisola.
Ciò non toglie che la situazione resta preoccupante e, nelle ultime settimane, il caso era arrivato all’attenzione addirittura del Parlamento, quando alla Camera dei Deputati il capogruppo M5s Devis Dori, in un suo intervento del 9 marzo, aveva sottolineato il pericolo rappresentato dalla frana, mentre anche il sindaco di Tavernola Joris Pezzotti, il successivo 16 marzo, aveva chiesto allo Stato centrale di intervenire nell’emergenza.
Regione: "Vogliamo capire la cause, ma il Governo stanzi i fondi"
Oggi, giovedì 25 marzo, l’assessore regionale al Territorio e protezione civile, Pietro Foroni, è tornato sulla vicenda, soprattutto dopo le critiche delle opposizioni ricevute nei giorni scorsi, annunciando che "si sta per attivare uno studio specifico, coinvolgendo le migliori università italiane, per individuare, con maggiore approfondimento e dettaglio, le cause che hanno generato la frana e attivare quindi le soluzioni per una messa sicurezza della frana stessa".
Foroni auspica anche che, una volta conclusi gli studi, da Roma si agisca con lo stanziamento di risorse economiche per finanziare gli interventi ritenuti necessari per la messa in sicurezza del territorio.
"Oltre ai 265 mila euro già erogati nei giorni scorsi a Comuni, comunità montane e Autorità di Bacino lacuale, – ha ricordato Foroni – con un decreto abbiamo finanziato alla Comunità Montana dei Laghi Bergamaschi con 250 mila euro la collocazione delle reti paramassi sulla strada per Parzanica, che domattina riaprirà alla circolazione stradale; inizialmente solo con alcune finestre orarie per poi riaprire con la maggiore sicurezza dovuta alla collocazione delle reti paramassi". I lavori andranno quindi a ripristinare, all’inizio parzialmente e poi completamente, la viabilità, rispetto a un territorio che aveva visto la zona di Parzanica isolata per un lungo periodo di tempo a causa del pericolo frana.
Nel frattempo, la frana continua a decelerare, anche se viene comunque tenuta costantemente monitorata al fine di garantire la massima sicurezza dei cittadini di Tavernola e del territorio interessato.