Una boccata d'ossigeno per la Bassa, in arrivo una foresta
Presto il territorio sarà ricoperto di alberi
Borgo San Giacomo avrà presto una pianta per ogni abitante.
Una foresta in arrivo nella Bassa
Più di 5mila essenze per trasformare paese e frazioni in un’area green della Bassa, dove si potrà respirare a pieni polmoni.
E’ questa la bella iniziativa promossa dalla Fondazione del Castello di Padernello: si chiama «Il bosco di Simone» e sarà dedicato a Simone Mazzata, dirigente e giornalista, scomparso nel 2019 a 54 anni. Da sempre ambientalista, Mazzata è stato promotore di tante iniziative legate all’ambiente e autore di diverse pubblicazioni, ideatore di «Pianura Sostenibile» e della campagna di salvataggio «Nonna Quercia», la pianta secolare sul piacentino, ma anche consigliere per diversi anni della Fondazione.
Nell’ambito del progetto «Per un albero in più», ideato da Papa Francesco, Carlo Petrini, il vescovo Domenico Pompili e da Stefano Mancuso, lo scorso weekend dei volontari, insieme al presidente della Fondazione di Padernello Domenico Pedroni e l’assessore con delega all’Ambiente Silvia Sbruzzi, hanno iniziato la posa delle prime duecento piante.
Iniziata la posa delle piante
«Partiamo da un patto, un impegno sottoscritto a inizio settembre 2020 quando era venuto al castello di Padernello Mancuso, scrittore e biologo - ha spiegato Pedroni - Si parlava di piante e di piantumazione e ci aveva detto che gli alberi erano l'unica valvola di salvezza. Per questo abbiamo deciso di aderire al progetto “Per un albero in più” e firmare e sottoscrivere l’impegno, nell’arco di cinque anni, di piantumare 5mila 500 alberi su tutto il territorio gabianese: uno per ogni cittadino. Adesso che il tempo lo permette abbiamo iniziato a piantare le essenze in collaborazione con dei volontari e Legambiente: al momento abbiamo individuato in zona industriale un luogo verde dove ci sono già diverse culture e abbiamo messo a dimora 250 piante, tra queste anche degli olmi che ci ha donato il Comune di Dello».
E’ stata registrata anche una massiccia partecipazione. «Erano presenti circa 20 volontari, anche giovani, che ci hanno aiutato rispettando ovviamente tutte le normative Covid - ha proseguito Pedroni - Stiamo mappando il territorio di Borgo per cercare altri spazi poter mettere a dimora altre essenze ma anche per ampliare l’unione delle Terre Basse. Ai primi sette Comuni già presenti si aggiungeranno anche altri, portandoli a un numero sempre più elevato per poter creare un bosco che ricopre tutta la Bassa. Sarebbe bello, pandemia permettendo, coinvolgere tutti i ragazzi non solo lavorando la terra ma anche nella cura e nella manutenzione di queste aree verdi. Nelle prossime settimane piantumeremo altre essenze fino ad arrivare a 500».
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