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La Juventus del bresciano Andrea Pirlo saluta la Champions League

E' stato un martedì sera amarissimo per il bresciano Andrea Pirlo, allenatore della Juventus. Il club bianconero è stato eliminato dal Porto nella gara di ritorno degli ottavi di finale di Champions League.

La Juventus del bresciano Andrea Pirlo saluta la Champions League
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La Juventus del bresciano Andrea Pirlo saluta la Champions League.

E' stato un martedì sera amarissimo per il bresciano Andrea Pirlo, allenatore della Juventus. Il club bianconero è stato eliminato dal Porto nella gara di ritorno degli ottavi di finale di Champions League. Forti del 2 a 1 dell'andata, i rivali portoghesi della Juventus hanno impostato una gara solida su difesa e ripartenza. Una tattica che è valsa addirittura il gol del vantaggio, firmato al 19esimo da Sergio Oliveira su calcio di rigore per un'ingenuità di Demiral.

La Juventus di Pirlo ha alzato il baricentro per cercare la difficile rimonta e ad inizio secondo tempo ha trovato anche la superiorità numerica in virtù dell'espulsione di Taremi per doppia ammonizione. Due gol di Federico Chiesa (49esimo e 63esimo) hanno ridato speranze al club bianconero, trascinando la gara ai supplementari, ma una nuova rete di Sergio Oliveira da calcio piazzato ha fissato il punteggio sul 2 a 2. Nel finale, la rete di Rabiot ha tenuto accesso una fiammella di speranza, ma gli attaccanti torinesi non sono riusciti a segnare il gol del passaggio del turno: la gara è terminata 3 a 2 e la Juventus eliminata, a passare ai quarti di finale è invece il Porto.

Le parole di Andrea Pirlo

«Da questo momento se ne esce cancellando questa partita - ha spiegato Andrea Pirlo a Juventus Channel dopo l'eliminazione -. Dobbiamo mentalizzarci sul campionato, siamo a marzo, ci sono ancora partite e dobbiamo farle al meglio per risalire la classifica. Io in questo momento sono allenatore della Juventus, è solo l'inizio di un progetto più ampio. Questo è solo il primo anno. Ho parlato con il presidente Agnelli, non mi ha rassicurato di niente perché ero già tranquillo, da qui ripartiamo. Abbiamo fatto quattro errori in due gare e ci sono costati la qualificazione. In Champions League questi errori non sono ammissibili. I ragazzi hanno fatto il massimo, ma purtroppo non è bastato. Abbiamo fatto una brutta gara all’andata e qui siamo partiti mali, quando commetti questi errori e subisci quattro gol così è poi difficile passare il turno. Siamo a marzo, dobbiamo buttarci sul campionato cercando di dimenticare quanto successo questa sera perché c’è ancora tempo per recuperare. Federico sta facendo benissimo, anche in fase realizzativa, dispiace per lui e per tutta la squadra perché volevamo andare avanti a tutti i costi in Champions».

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