Il caso

L'Agcom bacchetta il Comune di Rovato

Secondo l'Autorità ci sarebbero state delle violazioni nella comunicazione dell'ente in campagna elettorale.

L'Agcom bacchetta il Comune di Rovato
Pubblicato:
Aggiornato:

di Stefania Vezzoli

Sono passati ormai oltre sei mesi dalla campagna elettorale che ha preceduto le Amministrative 2020. Solo in questi giorni, però, è stata notificata la delibera emessa dall’Agcom, Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, nei confronti del Comune di Rovato, che attraverso la pubblicazione tra agosto e settembre 2020 di cinque post sulla pagina Facebook istituzionale Città di Rovato e su Vivi Rovato avrebbe violato l’articolo 9 della legge 28 del 2000. Per l’ente non è prevista nessuna sanzione, ma soltanto l’ordine a pubblicare sul proprio sito istituzionale, sulla home page, entro cinque giorni dalla notifica del provvedimento e per la durata di dieci giorni, un messaggio recante l’indicazione di non rispondenza della comunicazione istituzionale effettuata alle norme che regolamentano la comunicazione politica in campagna elettorale.

L'Agcom "bacchetta" il Comune

L’articolo 9 dispone che "alla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto è fatto divieto a tutte le Amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili": un divieto che la Giunta rovatese non avrebbe rispettato. Ma andiamo con ordine. A innescare l’istruttoria è stata la segnalazione inviata all’Agcom il 16 settembre 2020 dall’avvocato Andrea Giliberto per RovatoW in merito a una presunta violazione: il Comune di Rovato avrebbe realizzato una campagna pubblicitaria social denominata Vivi Rovato con la quale propagandava le azioni dell’Amministrazione comunale uscente. Solo due giorni dopo, però, il 18 settembre, il Comitato competente dopo un’istruttoria sommaria aveva comunicato il non luogo a procedere, evidenziando che Vivi Rovato era "un prodotto della linea editoriale Astrale Time non direttamente riconducibile all’Amministrazione comunale". Il 26 novembre RovatoW aveva fatto pervenire alcune integrazioni in risposta alle conclusioni del Corecom Lombardia, allegando sia la determina di incarico conferita dal Comune, sia i link di richiamo alla pagina Città di Rovato presenti su Vivi Rovato. Proprio gli screenshot allegati hanno innescato ulteriori accertamenti istruttori. Tuttavia, anche al termine di tali indagini, a dicembre il Comitato non aveva rilevato la presenza di contenuti non neutrali volti a fornire una rappresentazione suggestiva, ai fini elettorali, dell’Amministrazione comunale. Per questo era stata nuovamente proposta l’archiviazione.

Nessuna violazione per il Corecom

A gennaio, l’Autorità, dopo aver esaminato le conclusioni del Comitato, l’ha invitato a effettuare ulteriori accertamenti sulle pagine Facebook, evidenziando che l’istruttoria era riferita soltanto al sito web. Tuttavia anche stavolta il Comitato non ha rilevato violazioni, ritenendo che le comunicazioni pubblicate "appaiono possedere i caratteri della impersonalità ed indispensabilità, anche in ragione del periodo di emergenza sanitaria e della conseguente necessità e preoccupazione di informare la cittadinanza con modalità che non richiedessero la presenza negli uffici comunali". Evidenziando anche il ritardo con cui la segnalazione e le documentazioni sono state trasmesse da RovatoW e dal gruppo Liga per Rovato, il Comitato ha proposto nuovamente l’archiviazione. Tuttavia, esaminando tutta la documentazione acquisita, incluse le controdeduzioni del Comune di Rovato, l’Agcom ha portato l’attenzione su alcuni post pubblicati tra l’11 agosto e il 15 settembre 2020 sulla pagina Facebook istituzionale della Città di Rovato e ripresi sulla pagina Vivi Rovato, che promuovevano l’open day della scuola Ricchino, i buoni spesa per gli acquisti nelle farmacie comunali, la terza Festa delle associazioni, il Barbiere di Siviglia (evento gratuito in piazza Cavour prosso dal Teatro Grande di Brescia) e la notizia "Elezioni comunali e Referendum. Buoni motivi per andare a votare", tutti con il logo del Comune. Per l'Autorità,  in tali comunicazioni "non ricorre il requisito della indispensabilità né dell’indifferibilità; quanto al requisito dell’impersonalità, la presenza del logo del Comune di Rovato rende il materiale informativo non conforme", si legge nella delibera.
Di conseguenza, l’Agcom ha deciso di accogliere la proposta di archiviazione formulata dal Comitato per quanto riguarda il sito Vivi Rovato, ma non ha condiviso le stesse conclusioni per le due pagine Facebook e ha ordinato al Comune di rendere nota la violazione sul proprio sito.

Il Comune farà ricorso

Il sindaco Tiziano Belotti ha annunciato la decisione di impugnare la delibera di Agcom, nella convinzione che l’Amministrazione comunale abbia agito nel pieno rispetto delle regole, come peraltro più volte sostenuto dallo stesso Corecom, che ha proposto più volte l’archiviazione. RovatoW invece ha fatto sapere che "la questione ha avuto anche altri sviluppi, dopo la pubblicazione di quell'articolo sulla nostra pagina. Il sindaco Tiziano Belotti, la presidente del Consiglio comunale Roberta Martinelli, il marito di quest'ultima, Mattia Lancini e Luca Riva, amministratore di Astrale Time srl, hanno infatti presentato alla Procura della Repubblica una querela per diffamazione a mezzo stampa. In tale procedimento risulta al momento indagato il presidente dell'associazione RovatoW Francesco Corbetta".

Seguici sui nostri canali