"Uniti si vince"

Il fisioterapista che regala mezz’ora di trattamento ai titolari di attività chiuse dal Covid

Il fisioterapista che regala mezz’ora di trattamento ai titolari di attività chiuse dal Covid
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Un semplice messaggio su Facebook recita «Si comunica che da lunedì 25 gennaio e per tutti i successivi lunedì di febbraio, lo Studio effettuerà dalle 14 alle 19 per turni di mezz'ora ciascuno, prestazioni di fisioterapia gratuite per tutti coloro che a causa del lock-down sono rimasti fermi con la loro attività. E’ difficile per me ridurre tempi già serrati, avendo l'agenda piena, ma dove lo Stato latita, possiamo aiutarci noi cittadini.. l'unione fa la forza».

Il messaggio di Matteo Gobbi

«La mia è un’idea nata dopo aver sentito, in questo periodo, molte lamentele e molte opinioni. Di fatto, come capita a molti, si è sentito di tutto e di più. Io ho avuto la fortuna di proseguire e di poter lavorare. Molti altri non hanno avuto questa fortuna. Mi sono chiesto cosa potessi fare». Gobbi, dunque, si è tirato su le maniche e ha iniziato a valutare le opzioni. Le chiusure di questi mesi hanno messo molte attività in ginocchio. I soldi mancano a tanti, «tuttavia le persone devono poter badare anche alla propria salute. Ho visto clienti dover fare dei conti. L’attività è chiusa e così sono costretti a dover decidere se tagliare o meno ciò che facevano per la loro salute» spiega Gobbi. «A questo punto ho deciso che serviva agire, non continuare a lamentarsi. Serviva operare con qualcosa di concreto, e cioè delle azioni che andassero al di là delle semplici parole».

 La soluzione trovata da Gobbi è interessante

«Proprio perché ho avuto la fortuna di restare aperto ho deciso che potevo dedicare del tempo a chi, invece, era chiuso e obbligato a dover rivedere i propri bilanci famigliari. Ho deciso di regalare del tempo a chi è rinchiuso. Chiunque abbia un’attività ferma per questa emergenza avrà una mezz’ora gratuita di trattamento. Il lunedì pomeriggio dalle 14 alle 19 il mio studio sarà aperto, su prenotazione, per queste persone. Di più non posso fare, ma questo è un gesto e un modo concreto per aiutarsi». Gobbi, infatti, lancia un bel messaggio con la sua iniziativa. «Il momento è difficile per tutti ma se dovessimo unirci e aiutarci l’un l’altro, anziché fare polemica e stare divisi, forse saremmo più incisivi e le cose cambierebbero. Un tempo dicevamo “Sarà migliore”, ma se collaboriamo e ci aiutiamo questo slogan può diventare realtà».  Un’azione concreta di solidarietà che non lede i diritti di nessuno e che non porta a sanzioni e multe. In queste settimane ci sono state altre iniziative, come quella denominata #ioapro, con però il rischio di andare contro la legge. In questo caso si tratta di mettere alla portata degli altri un poco del proprio tempo e della propria  professionalità.

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