Giuseppe Giacomassi è il "re" del doppiaggio in bresciano
Il giovane era già conosciuto nel mondo del web. Imitando Zangrillo, in una divertente parodia, ha spiegato le origini del Covid.
di Valentina Gandossi
La divertente parodia è stata creata da un giovane roccafranchese, Giuseppe Giacomassi, già conosciuto nel mondo del web. Imitando Zangrillo, ha spiegato le origini del Covid.
Giacomassi è il "re" del doppiaggio in bresciano
Se Zangrillo fosse de Brèsa probabilmente il Covid lo spiegherebbe così, così come lo ha raccontato nel suo ultimo doppiaggio speciale Giuseppe Giacomassi.
I battibecchi tra medici ed esperti sono ormai all'ordine del giorno e presenti nelle case di tutti noi tramite tutti i media, così il 26enne roccafranchese, supportato e spronato da un amico, Silvio Masullo, ha creato la parodia in dialetto di Alberto Zangrillo. Chi l'ha detto che un video in dialetto bresciano non possa diventare tanto virale da raggiungere quasi un milione e mezzo di visualizzazioni? Il risultato Giacomassi se l'è portato a casa con uno dei primi «esperimenti» dedicato allo spot di Antonio Banderas e delle fette biscottate della Mulino Bianco.
Come ti è venuta l'idea del doppiaggio in bresciano?
E' successo circa 8 anni fa, quando ho iniziato era il mio hobby mi è sempre piaciuto fare video, realizzare il doppiaggio di pubblicità è abbastanza veloce, il tutto dura un minuto, chiunque lo può guardare e farsi una risata.
Ti aspettavi tutto questo riscontro?
No, non me lo aspettavo assolutamente, le visualizzazioni con uno dei primi video sono andate alle stelle, partendo da Brescia: un milione e mezzo di persone hanno guardato e condiviso il montaggio, infatti ho dovuto inserire i sottotitoli perché c'erano ragazzi di Napoli che mi scrivevano e chiedevano la «traduzione» perché ovviamente non capivano il bresciano!
Ti sei fatto dare una mano per il dialetto o lo parli tutti i giorni?
In famiglia il dialetto si parla spesso, mia mamma faceva commedie in dialetto perciò quando ho qualche dubbio chiedo, lei è espertissima! Penso che il dialetto non si debba dimenticare, serve tenerlo stretto perché è la base, un modo di comunicare terra terra, quando parli con qualcuno in dialetto si crea subito un rapporto.
Come mai hai scelto film o attori rispetto ad altri?
Ho preso scene di film famosi, come Wolf of Wall Street di Di Caprio, perché sono stralci molto conosciuti e i video diventano più virali, serve anche trovare la scena giusta, ovviamente.
Come mai la scelta di fare un video sui battibecchi dei vari medici, perché proprio Zangrillo?
L'idea non è stata mia, Silvio Masullo mi ha parlato di questo medico e mi ha detto: «Secondo me potresti farci un bel video» e così è stato! Anche la storia che racconto, su come sarebbe nato il Covid è farina del suo sacco. Per tutte le persone che vorranno vedere come il professor Zangrillo racconta il Covid o seguire l'evoluzione della carriera di Giuseppe Giacomassi basterà seguire il suo canale YouTube, ma anche il suo progetto «collaterale» TheAbusivaGame.