"Mariastella Gelmini è presidente in maniera illegittima"
"Parlamentare e presidente della Comunità del Garda, in totale spregio alle regole". Questo l'inizio dell comunicato stampa del Movimento 5 Stelle riferendosi a Mariastella Gelmini, deputata di Forza Italia, eletta nell’ottobre 2015 a capo della Comunità del Garda, quando, già da due anni, era noto il suo incarico parlamentare.
" Eppure, se qualcuno avesse controllato le norme, si sarebbe appreso facilmente che ce ne sono molte che vietano questo tipo di doppio incarico. Uno su tutti, il decreto legislativo dell’8 aprile 2013, numero 39, che mette nero su bianco il fatto che gli incarichi di presidente e amministratore delegato di enti di diritto privato in controllo pubblico, di livello nazionale, regionale e locale, sono incompatibili, così come quello di un appartenente al governo. La legge era già nota quando gli amministratori gardesani si sono trovati per eleggere il presidente dell’ente, eppure nessuno ha obiettato. Né c’è stato qualcuno che, dopo l’elezione, ha chiesto all’onorevole Gelmini di rinunciare a uno dei due incarichi. Nel frattempo, sempre l’ex ministro ha pensato bene di farsi eleggere come consigliere comunale a Milano".
Ecco perché il Movimento 5 Stelle ha inviato una segnalazione all’Anac, autorità che, sempre secondo quanto disposto dalla legge, deve vigilare sull’incompatibilità degli incarichi.
"Possibile che nessuno se ne sia accorto? - si chiede Francesca Businarolo, deputata del M5S e prima firmataria dell'esposto - tanta distrazione è davvero possibile da spiegare. Faremo il possibile, anche questa volta per ristabilire la legalità. Intanto, sul territorio ci si chiede se la Comunità del Garda serva veramente a fare gli interessi di quest’area così ricca di specificità. Un esempio? A parole la Comunità gardesana si è spesa per la depurazione del Garda, ma i risultati ancora si stentano a vedere. Sarà difficile convincere i cittadini che il ruolo dell’ente vada molto oltre quello del poltronificio".