storia a lieto fine

Lieto fine per il cane "Chery", ritrovata nel giorno in cui la padrona viene seppellita

Lieto fine per il cane "Chery", ritrovata nel giorno in cui la padrona viene seppellita
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Una doppia storia a lieto fine, di quelle che aprono il cuore, quella accaduta a Calcinatello pochi giorni fa. Chery, il Golden Retriever di Maddalena Pinzoni, deceduta a maggio per una complicazione sopraggiunta dopo il ricovero per calcoli renali, è stato tratto in salvo proprio nel giorno in cui la sua proprietaria veniva ritumulata nella tomba di famiglia dopo che il Comune a maggio ne aveva vietato la sepoltura. Chery che dalla morte della proprietaria continua a vivere nella casa di famiglia con il marito di Maddalena e la figlia Sandra, venerdì era sparita da casa. Era così partita la ricerca da parte dei famigliari.

La testimonianza della figlia Sandra

"Chery, così si chiama il nostro cane, da quando è morta mia madre scappa di casa per girovagare nella frazione di Calcinatello, appostandosi tappa dopo tappa, fuori dai negozi che mia madre  frequentava quando era in vita. Dalla macelleria Ricky, che dista poche centinaia di metri dall'abitazione di famiglia, alla banca Valsabbina nel centro di via Santa Maria, all'edicola, posta sempre nella piazza Europa, centro delle spese che mia madre faceva ogni giorno da quando era bambina. Venerdì sera, dopo ore di ricerche, siamo stati contattati dagli agenti della polizia locale dopo che una signora di via Santa Maria, l'aveva messa al sicuro all'interno del suo cortile dopo aver visto Chery in difficoltà e spaesata in mezzo alla strada. Non era la prima volta che succedeva perchè da quando la mamma è mancata, lei vaga alla sua ricerca".

Salvata nel giorno in cui la proprietaria viene ritumulata nella tomba di famiglia

Un salvataggio che è avvenuto proprio nel giorno in cui Maddalena, deceduta a maggio, dopo essere stata ricoverata per dei calcoli renali, a cui purtroppo era sopraggiunta un'emorragia cerebrale a seguito di una caduta, ha potuto ricongiungersi con i suoi parenti nella tomba di famiglia, come da disposizioni lasciate ai figli pochi giorni prima della morte. Sepoltura che però era stata vietata dall'amministrazione comunale che aveva proposto una tumulazione in loculo provvisorio. Alla legittima richiesta della donna, il Municipio aveva in quei giorni offerto una soluzione provvisoria per tumularla in un loculo diverso da quello «famigliare» a causa di una ricognizione in corso che riguardava proprio le tombe di famiglia. Indagine che però, come era risultato da delibera di Giunta, era terminata il 31 dicembre 2019, ben 5 mesi prima della morte della signora Pinzoni. Contrari alla procedura imposta dal comune, perchè secondo i famigliari illegittima poichè alla base si faceva appello ad una procedura ormai scaduta, i famigliari avevano anche depositato un esposto ai carabinieri.

La fine di una triste vicenda

"Dopo mesi da quel triste episodio e numerose mail di sollecito della figlia all'ufficio tecnico del comune, finalmente Maddalena potrà riposare in pace nella tomba di famiglia costruita dai suoi avi. Anche Chery, è così tornata nella casa in cui vive ora con il marito di Maddalena e la figlia Sandra. "Si è chiuso un cerchio, conclude la figlia Sandra, mia madre ora riposa in pace nella tomba dove voleva essere, assieme ai suoi. Per qualcuno certe volontà possono essere insignificanti, ma non per molti anziani, che lasciano come volontà quella di poter riposare assieme ai famigliari, perchè la morte, e tutto quello che c'è intorno, sono scelte  così personali e intime che andrebbero solo rispettate. Inoltre, mi è parsa strana questa coincidenza avvenuta proprio lo stesso giorno tra il salvataggio della nostra cagnolina e il ricongiungimento della mamma nella tomba dei suoi genitori. Le cose sono andate come dovevano andare, ora che la mamma può riposare in pace, anche noi ora dopo mesi di attesa e dolore, possiamo provare un po' di conforto sapendo di aver rispettato le volontà di nostra madre. E speriamo che anche Chery possa trovare serenità".  Commossi anche gli agenti della Polizia Locale che intervenuti per riportare il cane dai proprietari, hanno deciso di non  comminare alcuna sanzione.

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