La pizza migliore? Da Peschiera
La pizza più buona al mondo la impasta un arilicense. Il nuovo campione mondiale di pizza è un marchigiano di adozione arilicense Giorgio Sabbatini, classe 1969, responsabile ricerca e innovazione per il progetto «Pizza in Love It», il primo Experience Store dedicato a promuovere il Made in Italy. Il campionato iridato si è concluso mercoledì scorso alle Fiere di Parma. E ha premiato la pizza ma anche un progetto nato dall’intuizione imprenditoriale di Marcello Melda, suo attuale amministratore delegato. «Love it» è il primo «experience store» dedicato alla promozione e alla salvaguardia del made in Italy e Marcello ricorsa che all'Expo 2015, in cui sono stati proiettati al mondo, molti mormoravano: «Tanto non aprono» e ora sono qui, a festeggiare il nuovo successo di Giorgio. Mozzarella di bufala, pomodoro San Marzano, datterino Igp, pomodorino del Piennolo, datterino, pomodorino di Pachino, pomodoro giallo datterino, Piccadilly, ramato, marinda, perino, basilico.
E’ con questi ingredienti che Giorgio ha conquistato il titolo di campione. Già campione mondiale ed europeo di pizza classica, Giorgio si è aggiudicato il gradino più alto del podio, ottenendo il plauso della giuria, con la sua rivisitazione della pizza Margherita dal titolo «10 pomodori interpretati in una Margherita». Un altro grande successo per Giorgio che ha raccontato: «L’emozione è la stessa di un atleta che vince i 100 metri alle Olimpiadi. L’esperienza è bellissima». Sembra quasi che Giorgio non riesca a descriverla questa grande emozione che gli brilla ancora negli occhi. Il giorno in cui sono stati svelati i vincitori, però, Giorgio e Marcello però erano in fiera. «Ricordo che il martedì c’era stata la gara e noi eravamo in fiera mercoledì, il giorno della premiazione – ha raccontato Marcello –.
A un certo punto abbiamo ricevuto una telefonata da parte degli organizzatori del concorso che ci chiedeva dove fossimo. Noi all’inizio abbiamo risposto che stavamo lavorando e che non saremo andati, ma hanno fatto pressione e abbiamo capito che con molta probabilità saremmo saliti sul podio. Non immaginavamo, però, il primo posto, questo lo abbiamo capito mettendo insieme i pezzi: la chiamata urgente e il fatto che non siamo stati chiamati alle premiazioni del terzo e del secondo posto». Una grande emozione per entrambi, ma soprattutto per Giorgio che ha impastato e steso, ha rischiato caricando con ben dieci pomodori la pizza che, però, è rimasta intatta all’assaggio e nella sua felicità di aver vinto la racconta lui, con grande soddisfazione, la sua pizza: «La mia è una pizza dal gusto semplice, ma unico, perché combina il sapore di dieci varietà di pomodori. L’impasto è leggero e fragrante grazie al processo di fermentazione in tre fasi e all’utilizzo di farina integrale a tutto corpo». Nel concorso di pizza classica Giorgio ha sbaragliato 488 concorrenti provenienti da tutto il mondo: in gara nelle undici categorie del Campionato Mondiale ben 723 pizzaioli. Umile e con le mani schiarite dalla farina e il grembiule addosso, Giorgio ha raccontato la sua esperienza nel laboratorio a Desenzano del Garda. La storia l’ha raccontata durante una breve pausa, poi è tornato di corsa al suo lavoro.
DA GARDAWEEK EDIZIONE DEL 19 MAGGIO