Peschiera, il trans: "Discriminato. Non volevo crederci"

Peschiera, il trans: "Discriminato. Non volevo crederci"
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"Questo è il trans di merda che vuole fare il mercatino... dimmi quando posso chiamarti". Così Alessio Montesano ha appreso che la sua esclusione dal mercato del giovedì sera di Peschiera del Garda, aveva origini più nella sua natura che nelle sue opere.

Alessio ha 54 anni è nato a Milano e abita in provincia di Mantova. Un messaggio arrivato da un consigliere di maggioranza, per errore; un messaggio che Alessio non avrebbe dovuto leggere. "Quando ho ricevuto quel messaggio sul cellulare, ho impiegato un'ora per capire", ha raccontato Alessio, affranto.

Dopo aver perso tre lavori, ha deciso di diventare artigiano e di guadagnarsi da vivere con le sue mani, ma Alessio è un uomo transessuale e questo, a chi organizza i mercatini a Peschiera (in questo caso un consiglieredi maggioranza), sembra non piacere.

"Nel 2011 ho preso tutti i soldi che avevo e ho ristrutturato una cascina. Oggi ospito 11 gatti e 16 cani. Poi però ho perso il lavoro e ho deciso di mettermi in proprio". Alessio che, come quasi tutti, ha bisogno di lavorare per vivere, ha vissuto sulla sua pelle la discriminazione.

"Non rubo, non uccido e non spaccio, ma le mie domande, in diversi casi, sono state prima accolte e poi rigettate, perché transessuale".

La replica del sindaco Gaiulli: "Non è l'amministrazione o un consigliere che gestiscomo i posti al mercato. Si sceglie una persona che a sua volta individua gli espositori. Il consigliere ha chiesto immediatamente scusa alla persona.

Mi scuso a nome di tutta l'amministrazione per questo evento increscioso; è certamente una frase da stigmatizzare. L'amministrazione non è in linea con quel tipo di pensiero. Siamo in un momento carico di lavoro e può capitare che sfugga una frase del genere.

Le offese però rivolte al consigliere, che ha tutta la mia stima e di tutta l'intera amministrazione, sono notevolmente peggio".


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