Il Cimitero di Montichiari resterà aperto ma con accessi limitati a chi vive in prossimità del camposanto.
Questo è quanto stabilito oggi mercoledì 25 marzo dal Sindaco Marco Togni che, preso atto di quanto l’afflusso di persone all’interno del cimitero sia minimo e non vi siano assembramenti, ha deciso per il libero accesso.
Accesso limitato a chi vive in prossimità dell’area
L’ingresso è però limitato a chi vive in prossimità dell’area.
Gli spostamenti in auto, in bicicletta o a piedi per recarsi in visita al luogo di sepoltura, infatti, non sono consentiti perchè non vengono considerati di primaria necessità.
L’ultimo pietoso saluto
Il Sindaco ha inviato inoltre un invito alle agenzie di pompe funebri chiedendo loro di transitare con i carri funebri davanti alle abitazioni dei defunti affinché i parenti più stretti, molti dei quali obbligati in casa dalla quarantena, possano dare ai propri cari un ultimo saluto prima che questi siano condotti al cimitero.
Vietato, però, per motivi di sicurezza avvicinarsi ai carri funebri o toccare le bare.

Esclusa la Chiesa del Suffragio, le bare restano nel cimitero
Nei giorni scorsi Marco Togni aveva anche escluso l’utilizzazione della Chiesa del Suffragio come spazio di transito delle bare in attesa della cremazione, ipotesi che era stata in un primo momento presa in considerazione concordandola con l’abate Monsignor Cesare Cancarini.
Dopo un successivo sopralluogo, si è preso atto, infatti, che nel cimitero di Montichiari non mancano spazi adeguati, come la sala obitorio, per l’accoglimento, anche per un periodo lungo di tempo, di quei defunti che restano in attesa della funzione di cremazione.
Tutti i defunti monteclarensi troveranno, dunque, all’interno del cimitero uno spazio consono in attesa delle fasi successive dei riti funebri.