Regione si sta attivando per permettere agli ospedali del territorio di tirare un sospiro di sollievo e di trasferire i pazienti in altre strutture.
Gallera: “Stiamo individuando un drappello di medici che sostengano lo sforzo di Brescia”
Un passo in avanti nei servizi ai cittadini: ci sono strutture sanitarie che sono assolutamente sature e stiamo cercando le condizioni affinché queste strutture abbiano una pressione inferiore. E’ il caso di Crema, dove oggi è stato inaugurato il nuovo ospedale militare, che verrà gestito da una brigata di medici e infermieri cubani. Ci sono tre posti di terapia intensiva e trenta posti letto con attacchi per l’ossigeno. Da qui a breve verrà aperto a Bergamo l’ospedale da campo dell’Associazione nazionale Alpini. Al Papa Giovanni XXIII verranno collocati i medici russi e il personale di Emergency.Stiamo lavorando anche sull’area di Brescia: complimenti a tutto il personale degli ospedali di Brescia, dove diverse aree sono state adattate a corsie con letti e ossigeno. Novanta posti letto sono stati ricavati a Brescia e un numero significativo anche a Orzinuovi. Anche qui stiamo individuando un drappello di medici che possano andare a sostenere il grande sforzo di Brescia.
I dati di oggi in Lombardia
I casi positivi sono 30.703 (+1.942), più alto di ieri, ma più basso del dato di due giorni fa, che era di 3mila. Il dato più alto potrebbe essere dato da alcuni dati caricati oggi dal laboratorio di Monza. I ricoverati sono 9.711 (+945). I ricoverati in terapia intensiva sono 1.194. I dimessi sono 6.657 (+600). Sono 4.178 i decessi (+402).
I posti disponibili in terapia intensiva sono 1.500 in totale. “Erano 724 il 19 febbraio e domani apriremo 5 posti a Legnano e 5 al San Carlo, mentre giovedì 16 al Policlinico e 10 al Niguarda – ha sottolineato Giulio Gallera, assessore al Welfare di Regione Lombardia – Stiamo creando spazi per continuare a ricoverare i pazienti che hanno bisogno di terapia intensiva e di essere intubati per vivere e continuare a vivere. Abbiamo attuato il protocollo per cominciare a sperimentare il farmaco per l’artrite reumatoide e l’Avigan, ma oggi non c’è la certezza sull’efficacia di alcun farmaco”.
La provincia di Bergamo ha 6.728 (+257) positivi, con una crescita in linea con quella di ieri. Brescia ha 6.298 (+393) casi positivi e una riduzione significativa rispetto a ieri. “Questo è il momento in cui dobbiamo essere ancora più rigorosi, il traguardo non è lontano, ma nessuno di noi può permettersi di fermarsi, uscire e dire ‘non ce la faccio’ – ha concluso Gallera – C’è speranza”.
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