Un desenzanese campione italiano di paracadutismo

Un desenzanese campione italiano di paracadutismo

È la squadra Busters, che si allena a Boscomantico presso la scuola Skydive Verona, la nuova campionessa italiana di paracadutismo Rw4 in categoria «Roockie». Al gruppo fondatore, formatosi nell’ottobre del 2016 con Magdalena Chudecka, Mattia Baronio e Alessio Caramori, si aggiunge a ottobre il gardesano Oscar Bellandi, andando così a completare il quartetto che lo scorso 25, 26 e 27 agosto ha conquistato il titolo italiano ai campionati nazionali «Skydive Fano» nel cielo delle Marche. 

La specialità Rw4 prevede la realizzazione di figure in volo assegnate dai giudici (almeno 3, ma possono esserne realizzate di più) con relativi punteggi dati a seconda della riuscita di esse. Ogni squadra ha un proprio quinto uomo, ovvero il video man che gira il filmato utile alla giuria per valutare la prova, e alla squadra stessa per migliorare le proprie performance. Nel caso dei Busters dietro la camera c’è Marco Rossi. Le categorie sono tre: i professionisti, gli esordienti e i roockie, alla quale appartengono i nostri atleti della Busters. La vittoria è avvenuta in rimonta e per questo è stata ancora più emozionante. Il weekend di gare si articolava in tre giornate di lanci, con 4 salti il venerdì, 2 il sabato e 2 finali la domenica. Dopo la prima giornata di gara i Busters chiudevano in testa a +1 rispetto agli avversari. Nei seguenti due salti del sabato però perdevano punti andando a -1 e addirittura a -3 al primo salto della domenica. La rimonta pareva quindi assai difficile, con un solo salto rimanente. Il quartetto veronese non demordeva tuttavia, e con un ultimo lancio del «tutto e per tutto» realizzava una serie incredibile di figure che portavano gli altri all’errore nel tentativo di contenere il distacco. Risultato, i Busters recuperavano ben 5 punti chiudendo campioni nazionali a +2 sui secondi. Un successo quindi inatteso, soprattutto se si considerano gli esigui mesi di allenamento di un team cambiato da poco.

Una grande soddisfazione personale per il quartetto e un vanto anche per Desenzano dove Oscar Bellandi vive. 

 

Da Gardaweek dell’8 settembre

di Sergio Lingeri