«Orizzonti economici, orizzonti sociali, demografia ed economia di Salò (secoli XV-XIX)», questo il titolo della conferenza che si è tenuta oggi (venerdì) all’auditorium della biblioteca di Salò (Salo’tto della Cultura) e che ha visto come relatore lo studioso Giovanni Pelizzari. Ad introdurre la presidente dell’Ateneo di Salò Elena Ledda.
Orizzonti economici, sociali e demografia salodiana
Lo studio presentato compare nel primo volume della trilogia della «Storia di Salò» e dintorni promossa dall’Ateneo di Salò con il contributo dell’Amministrazione comunale, «Demografia ed economia di Salò (secoli XV – XIX (cors.)»: una ricerca sviluppata lungo l’arco di 450 anni dell’età moderna, che funge altresì da ponte e da chiave interpretativa dei contenuti dei successivi due volumi.
L’ampia ricerca, sviluppata basandosi su fonti archivistiche primarie, ha intercettato e messo in luce gli effetti delle crisi sanitarie, belliche e annonarie; getta luce sui periodi caratterizzati da crisi economiche (congiunturali e strutturali) e sulle fasi di floridezza. La ricostruzione dell’economia salodiana nelle sue componenti primaria, secondaria e terziaria, nel corso dello stesso arco temporale, riscrive fra l’altro la storia del fiorente comparto liniero e la struttura organizzativa di quello agricolo, mettendo in luce significative novità.
Tante le curiosità che sono emerse dallo studio dei dati raccolti. Tra questi il fatto che Salò dal 1450 in poi conobbe una straordinaria rinascita (risale al 1452 la posa della prima pietra del Duomo). Essa era una «quasi città» sede di una camera fiscale, sede di tribunali uno civile e uno criminale. Nella città benacense ci venivano a studiare anche i figli di alcuni patrizi veneziani compreso Giovanni Battista Cornaro, che divenne procuratore di San Marco e padre della prima donna laureata al mondo.
Il prossimo appuntamento è in programma per venerdì 20 dicembre alle 17.30 sempre all’auditorium della biblioteca (via Leonesio 4). Lorenzo De Paoli relazionerà su «L’evoluzione dei paesaggi di Salò in età contemporanea» e Fabio Verardi, in «L’uso del territorio nei primi anni dell’800».